La supermedia degli ultimi sondaggi stima una affluenza flop per i Referendum 2025: meno del 40% degli elettori si recherà alle urne e giugno
È arrivato il momento di tirare le somme finali in vista delle consultazioni elettorali che partiranno domenica 25 maggio con le Elezioni Comunali 2025 e si chiuderanno solamente il 9 giugno con i Referendum 2025, che potrebbero cadere proprio in concomitanza con l’eventuale ballottaggio per le amministrative locali dei comuni cosiddetti “superiori”: somme finali – dicevamo prima – perché tra poco partirà il silenzio elettorale, che impedisce di intrattenere (e pubblicare) sondaggi tra la popolazione nelle immediate vicinanze delle consultazioni; il tutto fermo restando che, se non stupiscono gli ormai noti dati sulle intenzioni di voto, a sorprendere – o forse neanche tanto – sono i Referendum 2025.
Per tirare queste immaginarie somme, abbiamo deciso di rivolgerci alla Supermedia pubblicata da YouTrend proprio in queste ore, tenendo conto di sondaggi svolti tra il 12 e il 19 maggio da parte di Demos, Eumetra, Noto, SWG e Tecnè su buona parte della popolazione: prima di arrivarci, è importante ricordare che i Referendum 2025 saranno in totale cinque, dei quali quattro sul tema del lavoro – tra licenziamenti, indennità, contratti e sicurezza – e un quinto sulla cittadinanza.
Cosa dicono i sondaggi sull’affluenza ai Referendum 2025: flop atteso per i cinque quesiti su cittadinanza e lavoro
Venendo a noi, gli ultimi sondaggi noti sui Referendum 2025 sembrano lasciar intendere una vita piuttosto complessa per i sostenitori dei cinque quesiti, dato che gli istituti hanno calcolato un’affluenza tra il 31% e il 39%, ben lontano da quel 50%+1 necessario per raggiungere il quorum elettorale: nel dettaglio, per Ipsos, Demopolis ed Eumetra il dato medio è pari al 35%, che scende ancora al 34% per SWG e al 33% per Noto.
Di importante da precisare sull’affluenza ai Referendum 2025 ci sono almeno due aspetti: da un lato, il fatto che molti intervistati potrebbero aver falsamente dichiarato la loro intenzione di recarsi alle urne solamente per far valere quel dovere civico previsto dalla Costituzione; mentre, dall’altro lato, c’è da dire che molti elettori scarsamente informati o interessati (Demopolis, SWG e Demos hanno stimato che meno di un elettore su due sia effettivamente al corrente della consultazione) potrebbero trovarsi a votare solamente perché chiamati alle urne dai ballottaggi per le Elezioni Comunali 2025.