ELEZIONI QUIRINALE: TUTTE LE REGOLE ANTI-COVID PER VOTARE
Tutto pronto, scatta oggi alle ore 15 il primo voto per le Elezioni del nuovo Presidente della Repubblica: nell’imprevedibilità più assoluta sull’esito che prenderà questa lunga corsa al Quirinale, la Camera dei Deputati ha messo a punto l’intero pacchetto di regole anti-Covid che permetteranno le operazioni di voto oggi e nei prossimi giorni.
Assieme alle consuete “liturgie” che contraddistinguono le Elezioni del Quirinale, l’emergenza pandemia pone obblighi e restrizioni particolari per il voto: dai positivi ai no vax, dalle diverse fasce orarie fino al momento degli scrutini, cambia molto rispetto all’ultima elezione del Colle (nel 2015). I 1009 grandi elettori chiamati ad eleggere il nuovo Capo dello Stato (951 parlamentari e 58 delegati regionali) voteranno per fascia oraria e in ordine alfabetico, 50 alla volta per ogni fascia.
Non solo, non più di 200 potranno sostare nell’aula di Montecitorio nello stesso momento, sulle tribune potranno stare 106 parlamentari e delegati regionali senza contingentamento per gruppo: per il giuramento del nuovo inquilino del Quirinale tutti e 1009 i grandi elettori potranno assistere in Aula: deputati e senatori nell’emiciclo, i 58 delegati regionali dalle tribune. È previsto solo l’intervento del nuovo presidente della Repubblica, con un tempo massimo stimato in 40-50 minuti.
FASCE ORARIE E GREEN PASS VOTO PER ELEZIONI PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
La Conferenza dei capigruppo ha stabilito che si voterà una sola volta al giorno (di norma erano due le votazioni al Quirinale per ogni giornata). Ecco le fasce predisposte: 15-16.30 i senatori; 16.40-19.23 deputati (solo l’ultima fascia oraria, 19.17 – 19.23, vedrà alla chiama solo 24 deputati); 19.24-19.45 i delegati regionali.
Ogni elettore per accedere all’Aula dovrà esibire, oltre alla mascherina Ffp2 obbligatoria, il Green Pass ‘base’, dunque vaccino, guarigione dal Covid o semplice tampone negativo. Al posto dei consueti “catafalchi” con le tendine, sono stati montati 4 nuovi “catafalchi” aperti per consentire segretezza ma allo stesso tempo sicurezza anti-Covid
COME VOTERANNO IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA I GRANDI ELETTORI POSITIVI AL COVID
Capitolo importante riguarda i grandi elettori positivi al Covid-19 ad oggi ed eventualmente anche nei prossimi giorni: dopo le proteste dei partiti contro il Presidente della Camera Roberto Fico, che inizialmente voleva escludere dal voto chi fosse positivo e in quarantena, il Governo ha messo a punto un nuovo decreto in Cdm con «disposizioni urgenti per consentire l’esercizio del diritto di voto in occasione della prossima elezione del Presidente della Repubblica». Il Parlamento si è dunque attrezzato per garantire a tutti, anche i positivi al Covid, la partecipazione al voto: «Per i parlamentari e i delegati regionali sottoposti alla misura dell’isolamento, in quanto positivi al Covid, o della quarantena precauzionale, in qualità di contatti stretti, è prevista l’espressione del voto in un’apposita postazione allestita presso l’area esterna di pertinenza della Camera, in via della Missione, alla quale sarà possibile fare accesso con un mezzo proprio o sanitario».
Si tratta di una sorta di “drive in” nel parcheggio di Montecitorio dove vi saranno due segretari d’aula e vari funzionari della Camera per il rispetto delle norme Covid e di voto. Gli eventuali spostamenti dei grandi elettori dal comune del proprio domicilio fino al comune di Roma e all’interno del comune di Roma si svolgeranno secondo le modalità previste dal decreto stesso: è fatto divieto di utilizzo dei mezzi pubblici; sosta in luoghi pubblici; entrare in contatto con soggetti diversi da coloro che sono preposti alle operazioni di voto; pernottamento e consumazione dei pasti nei luoghi diversi da quelli indicati come sede di isolamento o quarantena; obbligo invece di utilizzo costante, all’aperto e al chiuso, dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo Ffp2.
SUPER GREEN PASS E NO VAX: IL PUNTO
Punto invece più particolare e che non ha trovato una soluzione positiva è quello che riguarda i grandi elettori non vaccinati che risiedono nelle isole (Sicilia e Sardegna): se infatti tutti i grandi elettori che non fossero vaccinati potranno accedere alla Camera per le elezioni del Quirinale esibendo un tampone anti-genico o molecolare negativo, ciò non potrà avvenire per i 5 parlamentari “isolani”: 3 dalla Sardegna – il leghista Guido De Martini e gli ex M5s Pino Cabras e Andrea Vallascas – e 2 dalla Sicilia, i due ex grillini Michele Sodano e Simona Suriano.
Per le norme previste dall’ultimo Decreto Covid in materia di obbligo di Super Green Pass per gli spostamenti su qualsiasi tipo di trasporto pubblico (comprendente anche aerei e navi), i 5 grandi elettori potrebbero sì entrare alla Camera ma non possono muoversi dalle proprie residenze. Hanno presentato negli scorsi un ricorso d’urgenza alla Corte Costituzionale che ha però bocciato il tentativo dichiarando inammissibile il ricorso: «La Corte ha ritenuto che non vi sia alcuna manifesta violazione delle prerogative costituzionali dei parlamentari. La disposizione oggetto del conflitto regola infatti le condizioni di accesso al trasporto pubblico valide per l’intera collettività e non riguarda attribuzioni specifiche di deputati o senatori, incise in via fattuale e di riflesso; attribuzioni il cui esercizio deve essere garantito dai competenti organi delle Camere, nel rispetto della legislazione vigente», ha chiarito la Consulta con sentenza datata 19 gennaio 2022.