La Germania denuncia le restrizioni della Cina sulle terre rare: potrebbero paralizzare la produzione auto nazionale: cosa sta succedendo
La produzione di auto tedesche rischia di bloccarsi a causa delle restrizioni cinesi riguardanti le esportazioni di terre rare. È questa la denuncia del VDA, un gruppo di pressione dell’industria automobilistica tedesca, riportata dall’agenzia di stampa internazionale Reuters. Le terre rare sono fra le materie prime utilizzate dall’industria automobilistica e incidono pesantemente sulla produzione, compresa quella tedesca, che sforna alcune delle marche più prestigiose al mondo, da BMW a Mercedes, passando per Audi, Volkswagen e molte altre.
Come spiega la Reuters, è la prima volta che il gruppo di pressione afferma che la produzione potrebbe essere interrotta a causa della decisione del governo cinese di limitare le esportazioni di terre rare, senza comunque specificare le tempistiche. I magneti delle terre rare sono utilizzati in moltissimi ambiti dell’industria automobilistica, a cominciare dai sensori dei freni fino ai motorini dei tergicristalli; si tratta quindi di elementi fondamentali, senza i quali non si può completare la produzione di un’auto, come ha ricordato anche Hildegard Müller, direttrice del VDA, in una dichiarazione alla stessa Reuters.
TERRE RARE E CINA, COSA DICONO VOLKSWAGEN E MERCEDES
Secondo quanto fatto sapere dalla Müller, la Cina avrebbe rilasciato i suoi permessi solo a una manciata di produttori di terre rare, fra cui anche i fornitori di Volkswagen, ma ciò non sarebbe comunque sufficiente a garantire a tutti i produttori tedeschi una fornitura regolare. “Se la situazione non cambia rapidamente, non si potranno più escludere ritardi nella produzione e persino interruzioni della stessa”, ha aggiunto, lanciando l’allarme.
Robert Bosch, che è il più grande fornitore di automobili al mondo, ha spiegato lo scorso mese che queste nuove procedure sulle terre rare stanno ostacolando gli stessi fornitori, senza comunque rilasciare ulteriori dettagli. Mercedes-Benz ha invece fatto sapere di stare “valutando e monitorando la situazione molto attentamente”, mentre la Volkswagen ha aggiunto: “Finora non abbiamo riscontrato alcuna restrizione diretta presso Mercedes-Benz”.
TERRE RARE E CINA, NON SOLO LA GERMANIA IN “AGITAZIONE”
Una situazione in divenire, anche perché – come riferisce ancora la Reuters – alcuni fornitori avrebbero annullato i loro ordini dopo l’entrata in vigore delle nuove norme sulle esportazioni di terre rare, a causa dell’incertezza che si è venuta a creare nel settore, come precisato da Christian Grimmelt, partner di Berylls, società di consulenza specializzata nei fornitori del settore automobilistico.
Il problema non riguarda ovviamente solo la Germania: Giappone, India e altre nazioni europee hanno richiesto un incontro urgente con i funzionari di Pechino per provare a ottenere una maggiore esportazione di terre rare, come riferito alla Reuters da alcune fonti nella giornata di ieri. Tuttavia, non sarà facile ottenere concessioni: sembra infatti che la Cina stia utilizzando la questione delle esportazioni come leva diplomatica, in risposta ai dazi introdotti dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Pechino detiene il 90 per cento della capacità di lavorazione mondiale dei magneti.