REVENGE PORN SU TELEGRAM, CHIUSO “STU*RO TUA SORELLA”/ Consigli Polizia Postale

- Davide Giancristofaro Alberti

Revenge porn su Telegram: è stato chiuso il canale “Stu*ro tua sorella” ed altri due, denunce ed indagini. I consigli della Polizia Postale

telegram_2018 Telegram

Sono tre, in modo particolare, i canali Telegram accusati di revenge porn e oggi chiusi dopo la vasta operazione eseguita dalla Polizia Postale in diverse città italiane. I canali Telegram contenenti immagini denigranti e commenti particolarmente offensivi sono “La Bibbia 5.0”, “Il Vangelo del pelo” e “Stu*ro tua sorella”, i cui amministratori sono stati identificati e denunciati. Oltre a loro anche un quarto ragazzo di 29 anni della provincia di Bergamo risulta indagato per aver usato i sopra citati canali a scopo di revenge porn a scapito della sua ex compagna. Non mancano tra le vittime anche alcuni nomi appartenenti al mondo dello spettacolo tra cui spunta quello di Diletta Leotta. Mentre proseguono da parte delle forze dell’ordine perquisizioni e sequestri, la Polizia Postale ha voluto fornire alcuni utili consigli su come difendersi da questo fenomeno. La maggiore prevenzione consiste nell’evitare di documentare la propria intimità. “L’invio di foto e filmati anche al solo partner rappresenta un anello debole nella “catena di custodia” di tali contenuti ed espone a eventuali ricatti o vendette in caso di un’eventuale interruzione della relazione”, avverte la polizia postale. In caso contrario, meglio custodire i propri video e immagini intimi su supporti esterni protetti da password. L’interessato può inoltre chiedere al social di rimuovere il contenuto che lo riguarda o ricorrere al diritto all’oblio. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

OPERAZIONE POLIZIA POSTALE

Tre amministratori di tre canali Telegram sono stati denunciati dalla polizia postale con la gravissima accusa di revenge porn. A darne notizia stamane sono i principali organi di informazione online, a cominciare dall’agenzia Ansa e dal sito del Corriere della Sera. La decisione è scattata dopo un blitz effettuato all’alba di oggi da parte della Polizia Postale e delle Comunicazioni, in diverse città dello stivale, da nord a sud, individuando appunto tre amministratori di tre canali della nota applicazione di messaggistica, contenenti immagini denigranti e commenti offensivi. Si tratta precisamente di “La bibbia 5.0”, “il vangelo del pelo”, e “Stup*o tua sorella 2.0”. Quest’ultimo era salito alla ribalta delle cronache pochi giorni fa per aver diffuso immagini di pedopornografia liberamente in rete, provocando l’indignazione generale. Tutti e tre i gruppi avevano al loro interno migliaia di utenti, e fra questi anche un 29enne originario della bergamasca, che avrebbe utilizzato proprio i suddetti canali per revenge porn nei confronti della sua ex fidanzata.

REVENGE PORN SU TELEGRAM: FRA LE VITTIME ANCHE PERSONAGGI DELLO SPETTACOLO

L’operazione della polizia postale è stata denominata “Drop the Revenge!”, che tradotto in italiano significa più o meno “Fermare il revenge (porn)”, e sono in corso numerose perquisizioni e sequestri in tutta la nostra penisola. Fra le persone denunciate, come riferisce il quotidiano online La Nuova Sardegna, vi sarebbe anche un ragazzo di 35 anni originario di Nuoro, che avrebbe diffamato varie persone, anche appartenenti al mondo dello spettacolo, attraverso delle immagini pornografiche diffuse via Telegram. Il ragazzo sarebbe stato di fatto colto in flagranza di reato, mentre accedeva ai canali di cui sopra dalla propria abitazione. Sotto inchiesta anche un ragazzo minorenne, un giovane di appena 17 anni, che risultava essere l’amministratore di uno dei tre gruppi. Questi avrebbe messo in vendita alcune immagini pornografiche, riuscendo ad ottenere ben 5mila euro. Secondo quanto scritto da La Stampa, fra le vittime del Revenge Porn vi sarebbe anche la conduttrice di Dazn, Diletta Leotta.





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