Riapertura scuole, linee guida Iss/ Alunni positivi: cosa fare, nasce referente Covid

- Emanuela Longo

Riapertura scuole a settembre: arriva il documento Iss con le linee guida in caso di alunno con sintomi o positivo, nasce il referente anti-Covid

Bambini con mascherina a scuola nel mondo Bambini con mascherina (Web, 2020)

E’ stato reso noto nella giornata odierna il documento contenente le indicazioni per la gestione dei casi e dei focolai di Coronavirus negli Istituti scolastici messo a punto da ISS, Ministero della Salute, Ministero dell’Istruzione, INAIL, Fondazione Bruno Kessler, Regione Veneto e Regione Emilia-Romagna. Al suo interno sono contenute anche le linee guida da seguire nel momento in cui un alunno o un operatore dovessero risultare positivi al Covid. Tutto sembra essere pronto, dunque, in vista della riapertura delle scuole fissata a settembre. Tra le principali raccomandazioni c’è l’identificazione di un referente scolastico per il Covid-19 con adeguata formazione alle spalle il quale avrà il compito di tenere un registro dei contatti tra alunno e/o personale di classi differenti. E’ poi richiesta la massima collaborazione dei genitori dell’alunno chiamati a misurare giornalmente la temperatura segnalando eventuali assenze per motivi di salute riconducibili al Coronavirus. Secondo le linee guida, in caso di alunno sintomatico a scuola l’operatore scolastico avrà il compito di segnalare il possibile caso al referente scolastico per il Covid-19 che allerterà prontamente i genitori mentre l’alunno sarà trasferito in una zona separata dove sarà assistito da un operatore scolastico, entrambi muniti di apposita mascherina chirurgica. Dopo il ritorno a casa dell’alunno con sintomi da Covid l’area dovrà essere sottoposta a pulizia e disinfettata. Ai genitori spetta il compito di contattare il proprio medico di famiglia che a sua volta allerterà la Asl per l’esecuzione del tampone.

RIAPERTURA SCUOLE, LINEE GUIDA ISS: COSA FARE IN CASO DI ALUNNO POSITIVO

In caso di tampone positivo il referente scolastico dovrà fornire alla Asl i nomi di alunni e docenti che sono stati a contatto con il sintomatico nelle 48 ore precedenti la comparsa dei sintomi. Classe e docenti dovranno quindi essere sottoposti a quarantena di 14 giorni dal giorno dell’ultimo contatto con l’alunno e le aule saranno sottoposte a sanificazione. Secondo il documento dell’Iss, l’alunno risultato positivo al tampone potrà fare ritorno in aula solo dopo la completa guarigione, contraddistinta dai due tamponi negativi a distanza di 24 ore. Il referente è inoltre chiamato ad avvisare la Asl in caso di un numero elevato di assenze in classe almeno del 30-40%. Con l’intera classe in quarantena scatta invece la didattica a distanza. Il documento, inoltre, sottolinea quanto sia difficile stimare al momento quanto la riapertura delle scuole possa incidente concretamente con la ripresa della circolazione del virus in Italia. “In primo luogo, non è nota la trasmissibilità di SARS-COV-2 nelle scuole”, scrivono gli esperti. Inoltre, si legge ancora, “non è noto quanto i bambini, prevalentemente asintomatici, trasmettano SARS-COV-2 rispetto agli adulti, anche se la carica virale di sintomatici e asintomatici, e quindi il potenziale di trasmissione, non è statisticamente differente”.





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