E’ tema bollente in questo giorni nel mondo del calcio e non solo il tema, della riapertura degli stadi: con la ripresa del primo campionato infatti, club e Lega infatti stanno chiedendo sempre più a gran vice che i tifosi facciano al più presto ritorno degli impianti sportivi per questo finale di stagione, confermati e supportati dal parere di diversi esperti e dei numeri, sempre migliori, legati alla diffusione della pandemia, che emergono in questo giorni. E già pure alcuni elementi del governo hanno aperto in tal senso spiragli incoraggianti, e pure sui tavoli delle alte sfere del calcio ecco che già sorgono i primi piani perchè gli stadi riaprano al più presto i battenti ai tifosi, sia pure in piccola parte. Ma va detto che l’occasione potrebbe essere pure propizia per attuare una completa rivoluzione del sistema. Come pure si augura lo stesso Ministro dello sport Spadafora, che commentando i disordini e gli scontri occorsi ieri nella capitale al Circo Massimo tra esponenti di Forza Nuova e frange estreme degli Ultras, oltre alla condanna, ha pure ribadito l’intenzione di adottare il pugno chiuso contro il tifo violento, dichiarando di star valutando nuovi sistemi per eliminare questo tipo di episodi: “Il tifo violento, non avrà nessuno spazio alla riapertura, speriamo presto, degli stadi del nostro Paese”.
SPADAFORA: ALLO STUDIO NUOVE SOLUZIONI CONTRO IL TIFO VIOLENTO
Condannando dunque quanto occorso ieri al Circo Massimo, il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, ha pure dichiarato la sua intenzione di rivoluzionare il sistema, non appena si potranno riaprire gli stadi ai tifosi, approfittando di questo momento particolare, che il mondo del calcio e non solo sta vivendo, dopo stop occorso ai primi di marzo per l’esplodere della pandemia da coronavirus. Spadafora ha aggiunto sul proprio profilo Facebook: “Sono già allo studio strumenti avanzati e sanzioni ancor più severe. Ieri abbiamo avuto anche un’altra conferma: le persone che propagano odio e violenza sono talmente accecate e scarsamente intelligenti che finiscono anche per picchiarsi tra loro”. Il Ministro ha poi affermato. “Devastare città, aggredire giornalisti e forze dell’ordine, lanciare insulti e minacce antisemite è quanto di più lontano possa esserci dai valori dello sport e dalla passione calcistica”.