Riaperture al via in Regno Unito/ La road-map di Boris Johnson grazie ai vaccini

- Mirko Bompiani

Tra i Paesi più colpiti dall'emergenza coronavirus, il Regno Unito ha predisposto il piano di riaperture: sarà un ritorno alla normalità "graduale"

Covid UK Boris Johnson (LaPresse, 2020)

Sarà un ritorno alla normalità graduale quello messo a punto dal Regno Unito. Il piano di riaperture è stato annunciato dal primo ministro Boris Johnson, che ha innanzitutto elogiato la campagna vaccinale in corso, in grado di fornire segnali molto incoraggianti riguardo all’abbassamento dei casi positivi.

«Credo che in tutto il Regno Unito ci sia stata una performance straordinaria per le vaccinazioni», le parole di Boris Johnson a margine della visita al centro per le vaccinazioni allestito a Cwmbran, nel Galles meridionale. Il primo ministro UK ha poi delineato la road-map per il graduale ritorno alla normalità, che prenderà il via il prossimo 22 febbraio 2021. Un percorso da intraprendere con cautela, ha precisato BoJo, che ha evidenziato come il settore dell’hospitality sarà l’ultimo a riaprire.

RIAPERTURE AL VIA NEL REGNO UNITO

A proposito della campagna vaccinale in corso nel Regno Unito, nelle scorse ore Boris Johnson ha annunciato che l’obiettivo è quello di vaccinare 17 milioni di over 50 e persone clinicamente vulnerabili entro il prossimo 30 aprile. «La campagna di vaccinazione è un successo nazionale senza precedenti», la soddisfazione del premier UK, ma le novità non sono terminate qui. Il governo, insieme alle autorità sanitarie, sta valutando l’ipotesi di introdurre un passaporto sanitario che confermi l’avvenuta vaccinazione contro il Covid-19. «Questo passaporto sanitario potrebbe funzionare come quello per la febbre gialla», ha precisato il ministro Hancock, anche se per il momento non sono arrivate conferme ufficiali.







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