La Lega apre a nuovi tagli alle tasse: il capogruppo alla Camera Riccardo Molinari ne ha parlato a La Verità, partendo però dal dibattito sulla rottamazione. È diventato il primo punto dell’agenda del Carroccio, in quanto si tratta di “un’emergenza nazionale“. Il piano è di modificare le modalità, perché le rottamazioni precedenti non hanno funzionato per motivi diversi, ad esempio per le rate non uguali e per la dilazione temporale breve. L’idea della Lega è di consentire il pagamento delle cartelle su 10 anni con rate uguali, senza interessi e sanzioni.
Dunque, c’è la voglia di andare incontro ai contribuenti, anche impedendo che il beneficio decada quando si salta il pagamento di una rata. In questo modo, ha chiarito Molinari, lo Stato potrebbe metter le mani su una parte dei 1.275 miliardi di crediti che vanno riscossi. Al tempo stesso si permette a famiglie e imprese di risolvere le pendenze col fisco. In merito al via libera del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti alla rottamazione, Molinari precisa che ha “preso atto che la rottamazione è una priorità del partito“.
D’altra parte, bisogna spiegarlo bene alle persone, perché non si tratta di un condono, bensì di una soluzione per recuperare risorse importanti per lo Stato. Il piano, a livello pratico, prevede un confronto tra Giorgetti e il suo vice, Maurizio Leo, per arrivare a concretizzare la proposta.
RICCARDO MOLINARI SU PACE FISCALE E REGIONALI
Riccardo Molinari ci tiene a smentire nell’intervista a La Verità che la rottamazione sia una sanatoria o un altro aiuto a pioggia, lo definisce invece un investimento per far entrare più soldi nelle casse dello Stato. Per quanto riguarda la stima sui 5 miliardi, il leghista è fiducioso riguardo la possibilità di trovare le risorse. “Il costo di 5 miliardi esiste solo in termini di bilancio, ma in termini ‘reali’ si tratta un’opportunità“.
In merito all’iter da seguire, un provvedimento legislativo ridurrebbe i tempi secondo Riccardo Molinari, intanto ci sono del in campo, con l’obiettivo di discuterne in Parlamento il prima possibile, con l’obiettivo di approvare la rottamazione “entro l’anno fiscale“, quindi entro l’estate. Per quanto riguarda la proposta di Forza Italia di tagliare l’Irpef al ceto medio, la Lega è disponibile, ma Molinari ricorda che la pace fiscale fa parte del programma del centrodestra. “Una cosa non esclude l’altra“.
Per quanto riguarda l’Autonomia, Molinari auspica una rapida approvazione da parte del Parlamento, ma ha affrontato anche il tema delle Regionali, ricordando che in Veneto si punta alla riconferma del governatore Luca Zaia o comunque alla candidatura di un leghista, in virtù del buon lavoro che è stato svolto. In altre parole, Molinari auspica “una considerazione maggiore” della Lega.
DAL DDL SICUREZZA AI MIGRANTI E TRUMP
Tra i temi affrontati da Riccardo Molinari nell’intervista a La Verità c’è anche il ddl sicurezza, che vuole venga approvato rapidamente e senza modifiche, per poi eventualmente integrarlo successivamente con nuove norme, laddove necessario. Ma ha parlato anche di migranti, segnalando che il progetto Albania “non è il centro della politica migratoria del governo“.
Infine, il capitolo Trump: Riccardo Molinari ritiene serva un personale europeo all’altezza per discutere dei dazi con il presidente Usa (oltre che per cambiare alcune politiche, come quella sul green deal), ritenuto all’altezza per trovare una soluzione alla guerra in Ucraina.