Rifkin's Festival è una commedia di Woody Allen con Gina Gershon e Wallace Shaun: una coppia che scoppia ma che in realtà ritrova se stessa
Rifkin’s Festival, film su Rai 3 diretto da Woody Allen
La prima serata di Rai 3 di martedì 26 agosto prevede la messa in onda, alle ore 21.25, della commedia del 2020 dal titolo Rifkin’s Festival. Il film è diretto dal grande cineasta Woody Allen che ha scritto anche soggetto e sceneggiatura.
Il cast vede protagonisti Gina Gershon, che interpreta Sue e si occupa di ufficio stampa per il cinema e Wallace Shawn, nel ruolo di un insegnante in pensione anche lui appassionato del grande schermo. Con loro, Louis Garrel nel ruolo del giovane regista Philippe, Elena Anaya in quello della dottoressa Jo Rojas, oltre a personaggi noti come Christoph Waltz e Sergi López. La colonna sonora è affidata a Stephane Wrembel, la fotografia è curata dal prestigioso Vittorio Storaro e il montaggio è di Alisa Lepselter.
Gina Gershon è un’attrice molto conosciuta per film come Cocktail, accanto a Tom Cruise, e Insider – Dietro la verità, con Al Pacino, mentre Wallace Shawn è noto per essere un personaggio ricorrente nei film di Allen: è apparso anche in Manhattan ed è conosciuto a livello internazionale per film come Piccole donne.
La trama del film Rifkin’s Festival: una coppia in vacanza si innamora di altri partner
La storia di Rifkin’s Festival è incentrata su un accademico in pensione, un uomo intellettuale ma profondamente disilluso: Mort Rifkin. Mort segue la moglie Sue, giovane addetta stampa, al Festival Internazionale del Cinema di San Sebastián con l’obiettivo di trascorrere qualche giorno di vacanza in Spagna. La coppia appare subito squilibrata: Sue si lega a un regista francese masochista (Philippe, interpretato da Louis Garrel), archetipo dell’artista carismatico. Mort, invece, si trova progressivamente escluso e svilito.
Il distacco di Sue aggrava il senso di isolamento del protagonista, portandolo a sprofondare nell’ipocondria. La malattia spinge Mort tra le braccia di una giovane cardiologa locale, la dottoressa spagnola Jo Rojas (Elena Anaya), una donna riflessiva e perspicace, a sua volta soffocata dal suo matrimonio. Un’intesa fatta di complicità e di colloqui che svelano un amore comune per il cinema classico e per l’arte che aiuteranno Mort a uscire dal suo isolamento e a concludere il romanzo che non è mai riuscito a terminare.
