Riforma pensioni 2023/ Opzione Donna in proroga? Quasi l’unica certezza, ecco perché

- Danilo Aurilio

La riforma pensioni 2023 potrebbe contenere la proroga Opzione Donna. Ma in cosa consiste? Ecco cosa sappiamo al riguardo

Riforma pensioni 2023 Lapresse

La riforma pensioni 2023 potrebbe contenere finalmente, una prima buona notizia: la proroga (persino permanente), dell’Opzione Donna. Ovvero dar possibilità al mondo femminile, di poter uscire dal mondo del lavoro ancor prima degli uomini.

Seppur si tratti di un’ottima notizia, non resta che capire la veridicità della news. Tanto che recentemente alcune voci di corridoio supponevano che ogni proposta per la riforma saltasse. Ma perché Opzione Donna, potrebbe esser così conveniente?

Riforma pensioni 2023: possibilità di prorogare l’Opzione Donna

L’Opzione Donna è una proposta che in particolar modo i Sindacati, starebbero apprezzando molto. Al tavolo dei politici non si parla soltanto di una ipotetica proroga, bensì di una decisione che potrebbe divenire permanente.

Nonostante il Governo pensi che a lungo andare possa esser una scelta dispendiosa, allo stesso tempo i costi previdenziali risultano decisamente contenuti.

Andrea OrlandoMembro della Camera dei deputati della Repubblica Italiana, spiega che l’Opzione Donna consentirebbe al mondo femminile (sia lavoratrici autonome che dipendenti), di andare in pensione a 58 o massimo 59 anni, purché siano stati versati 35 anni di contributi previdenziali.

L’Opzione Donna infatti, al contrario di quanto accadrebbe con Quota 41, non graverebbe sulle casse dello Stato.

Altro punto spinoso della riforma pensioni per il 2023 è la Quota 102 e Quota 100. Nel primo caso, si parlerebbe di uscire dal lavoro a 64 anni con almeno 38 anni di contributi versati.

Quota 100 invece, seppur risulti più conveniente come requisito, non avendo centrato gli obiettivi prefissati, probabilmente decadrà senza alcuna proroga.

E se Quota 100 è più conveniente di Quota 102, dubitiamo fortemente che quest’ultima possa esser presa in considerazione nella nuova e prossima riforma previdenziale.

Per le Casse dello Stato la proroga dell’Opzione Donna è fortemente valutata, in quanto è una delle formule di pre pensione maggiormente economica che ci sia, visto che per questa fascia di lavoratrici mediamente l’assegno è meno di mille euro al mese.







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