Riforma pensioni 2023/ Soluzione temporanea come anni fa: un riepilogo “storico”

- Danilo Aurilio

La riforma pensioni del 2023 vedrà Quota 103 come soluzione temporanea. Ma non è una novità, ecco il riepilogo storico importante da ricordare

Monti e Fornero Riforma pensioni Fornero-Monti (LaPresse)

Sappiamo tutti che la riforma pensioni del 2023 sarà valida soltanto per 12 mesi. Già dal 2024 il Governo Meloni starebbe pensando ad una soluzione strutturale per evitare il ritorno alla riforma pensioni della Fornero  e cascare negli stessi errori.

Negli ultimi anni, stando alle finestre pensionistiche a cui abbiamo assistito, gli errori sono stati a dir poco esorbitanti. Per avere una panoramica più chiara, abbiamo voluto riassumere tutti i passaggi di questi ultimi tempi, e che cosa potrebbe cambiare con le nuove intenzioni del nuovo Governo guidato dalla Premier Meloni.

Riforma pensioni 2023: Quota 103 e un “passo indietro”

La riforma pensioni del 2023 prevedrà l’inserimento di Quota 103. Occorre a tal proposito, fare un passo indietro nel tempo, per fare un recap di quello che è accaduto con il trascorrere del tempo. Giorgia Meloni ha già presentato il tutto, in via ufficiale e nella Legge di Bilancio.

Se venisse approvata, perché ricordiamo che fino al 31 dicembre del 2022 è in vigore Quota 102, dal prossimo anno coloro che avranno soddisfatto i requisiti pensionistici, potranno uscire dal lavoro a 62 anni a patto che abbiano maturato almeno 41 anni di contributi.

Questo non è certamente l’unico anno dove l’esecutivo è dovuto intervenire tempestivamente per fermare il ritorno alla Fornero. Anche in passato è accaduto che per via degli altissimi costi da sostenere, sono state promulgate riforme temporanee.

Facendo un passo indietro, la Riforma Fornero è nata nel 2011 con il Governo Monti. Ai tempi la situazione economica era pressoché simile. Ci si trovava in un forte periodo di recessione, dove l’inflazione era piuttosto alta, e i tempi per approvare una legge molto ristretti.

Il problema però, è che nonostante la volontà di risanare il debito pubblico con la riforma pensioni della Fornero, gli ultimi 11 anni hanno visto un cambio frequente di Governo, dove l’assenza di una riforma previdenziale strutturale non ha mai consentito la stabilità necessaria.

Ecco perché la riforma pensioni del 2023 sarà soltanto temporanea.





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