LE PAROLE DI FONTANA
Come riporta Adnkronos, in un videomessaggio alla presentazione del Rapporto di Itinerari Previdenziali, il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, ha evidenziato che “sebbene anche nel 2022 si sia confermato il dato positivo sulla buona tenuta del sistema pensionistico italiano, permangono le difficoltà di finanziamento del nostro stato sociale. Occorrono, dunque, politiche lungimiranti in grado di bilanciare le esigenze di equità generazionale e la sostenibilità finanziaria. Per questo motivo ritengo particolarmente utili le previsioni fornite dal Rapporto sugli scenari in cui si dovranno concentrare le politiche assistenziali e previdenziali per affrontare le sfide che ci attendono. Tra questi scenari si inserisce anche il calo demografico. Il progressivo crollo delle nascite è infatti un problema sempre più grave per le inevitabili conseguenze sul piano sociale ed economico. Anch’esso merita un’ampia riflessione per approfondirne le ragioni e individuare i possibili rimedi”.
LE PAROLE DI TAJANI
In un’intervista a L’Arena, Antonio Tajani, ministro degli Esteri e Vicepremier, nonché leader di Forza Italia, ricorda che “noi del centrodestra abbiamo chiesto il voto agli elettori soprattutto su tre riforme, quella costituzionale che porterà al premierato, quella della giustizia e quella delle autonomie differenziate. Ma le priorità di FI sono molte altre dalle politiche per il lavoro a investire e riorganizzare la sanità e la difesa delle pensioni con innalzamento progressivo a 1000 euro”. In un articolo del Messaggero viene intanto ricordato il problema che verrà causato nel sistema sanitario dall’uscita per pensionamento di molti medici. Filippo Anelli, Presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (Fnomceo), ricorda che ne andranno in pensione quest’anno 14.266 e 14.918 nel 2025. “Eppure, invece di tenere conto dei 14.266 medici che vanno in pensione, hanno consentito l’accesso a Medicina a solo 10.576 unità; l’anno prossimo a 10.434 medici, mentre sono circa 15mila quelli in uscita”.
LE PAROLE DI GADDA
Mara Chiara Gadda spiega che “dopo anni di slogan elettorali in cui hanno parlato di cancellazione della legge Fornero i cittadini hanno il diritto di sapere cosa vuole davvero fare questo Governo sulle pensioni. Vorremmo una risposta nelle sedi istituzionali e non attraverso interviste. Purtroppo nessuno del governo, né la ministra Calderone a cui avremmo voluto rivolgere il question time, né alcun altro membro del Governo, hanno voluto rispondere alle nostre domande in Aula”. Come riporta La Nuova Padania, la vicepresidente dei deputati di Italia Viva ricorda che “prima è arrivata l’intervista del sottosegretario al lavoro Durigon, in cui annuncia che sarà necessario lavorare più a lungo per andare in pensione, oggi quella della ministra del lavoro, che preferisce non rispondere in Parlamento, forse per non essere costretta a chiarire in che direzione sta andando il fantomatico cantiere di cui parla nell’intervista. Il governo in confusione parla solo a mezzo stampa e – conclude – non dà risposte chiare al parlamento e agli italiani”.
PENSIONI, LE NEWS DALLE CASSE
Come riporta Ansa, i ministeri vigilanti dell’Economia e del Lavoro “hanno approvato la rivalutazione Istat per il 2024 delle pensioni e dei contributi all’8,8%” riguardante Inarcassa, la Cassa previdenziale degli architetti e degli ingegneri. Dunque, “l’importo dei contributi minimi 2024 sarà pari a 2.695 euro per il soggettivo (la quota che deve versare il professionista) e a 815 euro per l’integrativo (la somma a carico del cliente, indicata in fattura)”. Intanto Maria Vittoria Tonelli, Consigliere d’amministrazione della Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili, come riporta Teleborsa, spiega che “le linee guida sulle quali ci siamo mossi riguardano: adeguatezza delle pensioni degli iscritti, risparmio previdenziale, politiche di welfare attivo, sostegno all’esercizio della professione, investimenti che garantiscano rendimento e conservazione del patrimonio, promozione della figura dell’esperto contabile e osservanza dei princìpi Esg per ciò che attiene le politiche ambientali e sociali puntando su risparmi energetici, corretto smaltimento dei rifiuti e politiche di equilibrio dei dipendenti”.
RIFORMA PENSIONI, IL RITORNO DELLA PACE CONTRIBUTIVA
In un articolo pubblicato sulla guida del Sole 24 Ore Pensioni 2024 viene ricordato che nella Legge di bilancio è stata reintrodotta la pace contributiva per il 2024 e il 2025. “Questo strumento consente, a coloro che sono iscritti all’assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori dipendenti, alla gestione separata, alle gestioni dei lavoratori autonomi nonché a tutte le altre gestioni Inps e che non sono già titolari di pensione, di riscattare periodi compresi tra l’anno del primo e quello dell’ultimo contributo accreditato in estratto conto che non siano già coperti da contribuzione. La richiesta può essere presentata da chi non ha alcun tipo di anzianità contributiva antecedente il 1° gennaio 1996”.
RISCATTO FINO A CINQUE ANNI DI CONTRIBUTI
Complessivamente, si possono riscattare fino a cinque anni, anche non continuativi. La domanda può essere presentata anche da parenti e affini entro il secondo grado o da superstiti del lavoratore. Nel caso di dipendenti privati, l’onere della pace contributiva può essere versato dal datore di lavoro al posto dei premi di produzione. In un altro articolo della guida viene invece spiegato che “l’accertamento del diritto a pensione, tramite la totalizzazione dei contributi maturati all’estero, comporta l’applicazione coordinata della normativa internazionale e di quella nazionale, tenendo presente che i requisiti anagrafici e di ogni altra condizione da applicare sono quelli previsti dalla normativa dello Stato che eroga la pensione”, che potrebbe anche prevedere “l’esclusione di determinati tipi di contribuzione”.
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