RIFORMA PENSIONI 2025, L’ANALISI DI BRAMBILLA
Alberto Brambilla non è molto convinto della novità introdotta con la Legge di bilancio 2025 che consente di utilizzare la rendita della previdenza complementare per raggiungere le soglie di importo necessarie ad accedere alla pensione contributiva. Secondo il Presidente di Itinerari previdenziali, infatti, la previdenza complementare deve servire a integrare l’importo della pensione che andrà in futuro ad abbassarsi e non ad anticipare l’ingresso in quiescenza. Inoltre, chi utilizzerà questa nuova possibilità dovrà sottostare al divieto di cumulo con altri redditi fino al compimento dell’età necessaria ad accedere alla pensione di vecchiaia. Per Brambilla, inoltre, sarebbe stato meglio riformare le rendite dei fondi pensione prima di pensare a come utilizzarle.
RIFORMA PENSIONI 2025, INPS PRONTA PER DOMANDE QUOTA 103 E OPZIONE DONNA
Dal suo punto di vista si sarebbero dovuti equiparare i requisiti contributivi con quelli di chi è nel sistema misto (e gode dell’integrazione al minimo) e bloccare a 42 anni 10 mesi (41 anni e 10 mesi per le donne) il requisito per la pensione anticipata indipendentemente dall’età anagrafica, che invece dal 2027 potrebbe essere incrementato per via dell’adeguamento all’aspettativa di vita. L’Inps ha fatto intanto sapere che il sistema di gestione delle domande è stato implementato per poter consentire la presentazione di quelle relative a Quota 103 e Opzione donna, che prevedono il ricalcolo contributivo dell’assegno pensionistico. È altresì possibile presentare domanda per certificazione dei requisiti per l’Ape social.
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