RIFORMA PENSIONI 2025, LE PAROLE DI ELSA FORNERO
Secondo Elsa Fornero, i problemi del sistema pensionistico non si possono risolvere con una riforma che preveda l’allungamento dell’età pensionabile.
L’ex ministra del Lavoro, intervistata dalla Tribuna di Treviso, evidenzia infatti che la demografia ha effetti troppo importanti che la politica deve cercare di contrastare dando importanza alla formazione, all’istruzione, all’immigrazione e al lavoro di qualità ben retribuito, in modo che i giovani possano avere una pensione di importo non esiguo, iscriversi alla previdenza complementare, oltre che formare una famiglia.
Per Fornero, quindi, il punto di partenza per affrontare il problema della riforma pensioni 2025 è rappresentato dalla formazione e da stipendi più alti.
RIFORMA PENSIONI 2025, L’ANALISI DEL CENTRO STUDI CUB
Il Centro studi della Confederazione unitaria di base fa intanto sapere che tra il 2022 e il 2024 lavoratori dipendenti e pensionati hanno subito una perdita del potere d’acquisto superiore al 12%, a causa della forte inflazione e, nel caso specifico delle pensioni, per il blocco parziale delle indicizzazioni subito.
Secondo Renato Strumia, responsabile del Centro studi Cub, sul fronte dei redditi occorrerebbe reintrodurre una scala mobile per agganciarli all’andamento dell’indice dei prezzi. Infine, al Congresso territoriale della Fnp-Cisl di Bari, che ha eletto Franco Capodiferro quale nuovo Segretario generale, è stata ribadita la richiesta di misure più eque e sostenibili per far sì che il sistema pensionistico tuteli i giovani senza penalizzare chi è già in quiescenza.
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