RIFORMA PENSIONI, LE PAROLE DI GIORGETTI
Intervenendo all’Assemblea annuale dell’Ania, Giancarlo Giorgetti ha ricordato come sia necessario rivedere il quadro normativo su cui si basa la previdenza complementare, visto che è stato definito nel 2005 e sono cambiate tante cose in vent’anni. Il ministro dell’Economia ha anche evidenziato come i dati sull’adesione ai fondi da parte dei lavoratori, pur in miglioramento, mostrino un livello lontano da quello registrato in altri Paesi. Per questo, secondo Giorgetti, sarebbe opportuna avere un sistema di previdenza complementare più sviluppato che non solo garantisca il tenore di vita dei futuri pensionati, visto che la sola pensione pubblica potrebbe non bastare, ma che aiuti anche a finanziare lo sviluppo del sistema Paese.
L’ORDINANZA DEL TRIBUNALE DI TRENTO
Giorgetti ha anche evidenziato che non sempre i rendimenti dei fondi sono molto più alti di quelli garantiti dal Tfr lasciato in azienda. Intanto con un’ordinanza del Tribunale di Trento, su istanza di Spi e Cgil, la Corte costituzionale sarà chiamata a pronunciarsi sulla legittimità del blocco parziale delle indicizzazioni delle pensioni che è stato adottato dal Governo per gli anni 2023 e 2024. C’è da dire che la Consulta si era già pronunciata su questo meccanismo di rivalutazione dando ragione all’Esecutivo. Ora i giudici costituzionali dovranno in qualche modo ritornare sullo stesso tema con il rischio anche che ci sia una sentenza di esito diverso rispetto alla precedente. Non resta che attendere gli sviluppi.
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