Riforma pensioni 2025, i calcoli sull’aumento degli assegni in arrivo con il nuovo anno grazie alla rivalutazione
RIFORMA PENSIONI, GLI AUMENTI DAL 2026
Dal 1° gennaio gli assegni pensionistici aumenteranno in virtù dell’indicizzazione (pari all’1,4%) all’inflazione stabilita da un recente decreto del Mef. Non è da escludere che l’indice dei prezzi effettivo a fine anno possa differire da quello stimato: nel caso l’eventuale differenza verrà recuperata nel 2027 con un conguaglio. Si fanno intanto i calcoli sugli aumenti che arriveranno nelle tasche dei pensionati l’anno prossimo. Secondo Il Messaggero, varieranno da 14 a 62 euro al mese, a seconda dell’importo dell’assegno. Più nel dettaglio, una pensione da 1.500 euro al mese crescerà di 21 euro, mentre occorrerà percepire una pensione di 5.000 euro al mese per arrivare a prenderne circa 62 in più.

L’UTILIZZO DELLA TREDICESIMA
I pensionati intanto hanno già ricevuto la tredicesima e, secondo Confcommercio, la utilizzeranno, come i lavoratori dipendenti, più degli altri anni per i consumi legati alle festività natalizie. In particolare, l’associazione dei commercianti prevede un incremento di 2,4 miliardi di euro dei consumi rispetto all’anno scorso, con una spesa media per famiglia in aumento del 2,8% a quota 1.064 euro. Il 20% circa dei consumi riguarderà i regali di Natale, ma non mancheranno quanti destineranno parte della tredicesima per togliersi qualche sfizio, dal ristorante al teatro passando per il wellness. Ovviamente, non mancherà chi dovrà destinare i soldi al pagamento delle imposte di fine anno, come la Tari e l’Imu per la seconda casa.
— — — —
Abbiamo bisogno del tuo contributo per continuare a fornirti una informazione di qualità e indipendente.
