Riforma pensioni 2025, in Trentino-Alto Adige i nuovi nati potranno avere fino a 1.100 euro per la previdenza complementare
RIFORMA PENSIONI, L’INIZIATIVA DEL TRENTINO-ALTO ADIGE
Mentre si attende la presentazione della Relazione annuale della Covip, la Commissione di vigilanza sui fondi pensione, con dati interessanti riguardo la previdenza complementare, continua a far parlare, positivamente, di sé l’iniziativa della Regione autonoma Trentino-Alto Adige, che ha deciso di varare un incentivo per far sì che le famiglie iscrivano i loro figli alla previdenza complementare già alla nascita. Infatti, considerando i 300 euro dati al momento della nascita (o dell’adozione o dell’affidamento), più i 200 versati nei quattro anni successivi (purché un parente versi almeno 100 euro l’anno nella posizione previdenziale del minore), di fatto l’ente locale garantirà 1.100 euro per ogni bambino.
LE PAROLE DI DALDOSS
Come ha spiegato Carlo Daldoss, assessore regionale alla previdenza sociale, ideatore della legge, l’obiettivo è quello di far sì che le nuove generazioni possano avere già un risparmio previdenziale grazie a un contributo pubblico. Tra l’altro i fondi pensione prevedono circostanze, come l’acquisto della prima casa, per cui è possibile riscattare parte della propria posizione. Dunque questo risparmio può tornare utile non solo in ottica di futura pensione. Per accedere al contributo iniziale, il richiedente dovrà risiedere da almeno tre anni in Regione, mentre il minore dovrà essere residente alla nascita o acquisire la residenza per effetto del provvedimento di adozione o affidamento. Per gli anni successivi occorrerà che il minore continui a risiedere nella Regione.
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