RIFORMA PENSIONI 2025, I RISPARMI UTILI
Si è parlato nei giorni scorsi della possibilità che l’aumento di tre mesi dei requisiti pensionistici in base all’aspettativa di vita a partire dal 2027 possa determinare il sorgere di circa 44.000 nuovi esodati, privi di reddito e pensione. L’Inps ha fatto però sapere che non è detto che per i beneficiari dell’isopensione, che potrebbero diventare “esodati”, non sia possibile rinegoziare l’accordo con la propria impresa in modo da evitare di restare senza assegno di accompagnamento alla pensione in attesa dell’effettivo ingresso in quiescenza. In ogni caso sembra che il Governo, come ribadito in settimana dal ministro Giorgetti, potrà mantenere l’impegno preso per sterilizzare l’aumento dei requisiti pensionistici.
RIFORMA PENSIONI 2025, I CONTEGGI PER LA SPESA NELLA DIFESA
Infatti, nel corso dell’audizione parlamentare sul Documento di finanza pubblica, la Corte dei Conti ha evidenziato che la spesa per le pensioni nel quadriennio 2024-27 sarà inferiore di circa 4,5 miliardi di euro rispetto alle attese grazie al rallentamento dell’inflazione e della conseguente rivalutazione degli assegni in essere. Sempre a proposito di spesa pensionistica, a quanto pare quella destinata agli ex militari potrà essere conteggiata ai fini del raggiungimento del 2% della spesa per la difesa rispetto al Pil. Sembra, quindi, che un punto debole dell’Italia, la spesa per le pensioni, per il quale è stata spesso bacchettata, potrà giocare in suo favore per un parametro cruciale sia in Europa che nella Nato.
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