RIFORMA PENSIONI 2025, I DATI DELL’INPS
Dal monitoraggio dei flussi di pensionamento dell’Inps emerge che le pensioni anticipate liquidate nel primo trimestre dell’anno sono state 50.094 contro le 70.334 dei primi tre mesi del 2024, con un calo che è quindi stato pari al 23,09%. L’importo medio delle pensioni complessive è stato invece di 1.237 euro al mese in leggero aumento rispetto ai 1.229 medi dello scorso anno.
Tuttavia, cresce anche il gender pay gap pensionistico dato che gli uomini hanno visto incrementarsi i loro assegni (1.486 euro contro 1.457 del 2024), mentre le donne lo hanno visto scendere (da 1.033 medi del 2024 ai 1.011 del primo trimestre 2025). Dunque il divario di genere sfiora ora il 32%, mentre lo scorso anno era stato pari al 29,1%.
RIFORMA PENSIONI 2025, LE PAROLE DI PIRRO E GANGA
Secondo Elisa Pirro, Senatrice del Movimento 5 Stelle, quest’ultimo dato mostra il fallimento della Premier Meloni nel difendere i diritti delle lavoratrici, che potrebbero invece essere meglio tutelati tramite il salario minimo che M5s propone di introdurre nel nostro Paese. Il Segretario confederale della Cisl Ignazio Ganga evidenzia invece la necessità di favorire l’occupazione femminile sia in termini di quantità che di qualità, oltre che di rendere più accessibile la previdenza complementare.
Non mancheranno altri commenti sul divario di genere nella previdenza, ma è interessante anche notare che il calo delle pensioni anticipate è stato più cospicuo nel settore pubblico (-33,8%) rispetto a quello privato (-19,4%).
— — — —
Abbiamo bisogno del tuo contributo per continuare a fornirti una informazione di qualità e indipendente.