Riforma pensioni 2025, Inps pronta ad affrontare i problemi relativi ai ritardi nel pagamento del Tfs/Tfr
RIFORMA PENSIONI 2025, LA DECISIONE INPS SUL TFS/TFR
Tra i problemi cui vanno incontro i dipendenti pubblici quando vanno in pensione vi è il ritardo con cui sempre più spesso viene erogato il Tfs/Tfr. Come ricorda Il Messaggero, ci sono stati casi in cui l’attesa è durata cinque anni, mentre di norma (e per specifici casi) non dovrebbe superare i 24 mesi. Il Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’Inps ha ora approvato la Relazione programmatica per il 2026-28 in cui si procederà ad aumentare il personale dell’Istituto nazionale di previdenza sociale con l’obiettivo di accorciare le attese. Non spetta invece all’Inps, ma al Legislatore, intervenire per superare il pagamento differito del Tfs/Tfr come stabilito da una sentenza della Corte Costituzionale.
RIFORMA PENSIONI 2025, LA RICHIESTA A SCHLEIN
Intanto dalle pagine dell’edizione napoletana di Repubblica, l’ex dirigente della Cgil Andrea America invita Elly Schlein a ripartire, dopo i referendum bocciati nei giorni scorsi, da alcune questioni importanti per la sinistra italiana, tra cui la necessità di arrivare a una flessibilità in uscita che dia una prospettiva previdenziale chiara a chi ha lavorato 30 o 40 anni. Di pensioni si è parlato anche nel congresso nazionale della Federazione nazionale dei pensionati aderente alla Cisl, nel corso del quale è stato ricordato come migliori salari per gli attuali lavoratori si possano tradurre in maggiore tenuta del sistema previdenziale oltre che di maggior garanzia per le pensioni dei giovani.
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