RIFORMA PENSIONI 2025, LE PREVISIONI DELLA RGS
Tra 55 anni, secondo le previsioni della Ragioneria generale dello Stato, nel nostro Paese ci saranno 312 anziani per ogni 100 giovani e questo avrà dei riflessi anche sul sistema pensionistico. Come ricorda Il Sole 24 Ore bisognerebbe, quindi, cercare di allargare la base occupazionale per far sì che vi siano abbastanza entrate contributive per finanziare le pensioni.
Un contributo potrebbe arrivare dai lavoratori immigrati, cui la Cgil di Parma, come spiega la Segretaria generale Lisa Gattini a parmatoday.it, intende dedicare particolare attenzione quest’anno. Non solo con corsi di alfabetizzazione contrattuale, ma anche occupandosi della prima generazione di migranti che è ormai sono vicini alla pensione.
RIFORMA PENSIONI 2025, L’ANALISI DI MARRO
Intanto Daniele Morini, presidente regionale del sindacato dei medici di base dell’Emilia Romagna, evidenzia che se venissero contrattualizzati come dipendenti dell’Ausl, molti medici di base dovrebbero andare in pensione essendo già in possesso dei requisiti per farlo. Enrico Marro, invece, in un articolo pubblicato sul Corriere della Sera spiega che i giovani riusciranno in futuro ad andare in pensione, ma sempre più tardi e con un importo modesto.
Motivo per il quale è bene riuscire a trovare presto un lavoro ben retribuito e anche ricorrere alla previdenza complementare per poter poi usufruire di un’integrazione alle pensione pubblica che potrebbe rivelarsi molto importante per avere un buon potere d’acquisto in età avanzata.
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