Riforma pensioni 2025, le parole di Marcello Pacifico (Anief) e Alberto Oliveti (Enpam), oltre alle proposte di Mauro Marino
RIFORMA PENSIONI 2024, LE PROPOSTE DI MARINO
Mauro Marino torna a proporre una riforma delle pensioni che introduca una flessibilità dai 62 anni con penalizzazioni calibrate in base all’attività lavorativa svolta. L’esperto previdenziale, in un articolo pubblicato su pensionipertutti.it, caldeggia anche il dimezzamento della soglia di importo minimo del futuro assegno pensionistico oggi vigente (tre volte il trattamento minimo) per l’accesso alla quiescenza anticipata a 64 anni. Intanto il personale della scuola avrà tempo fino al 21 ottobre per presentare istanza di cessazione dal servizio per andare in pensione il 1° settembre del prossimo anno. La scadenza per i dirigenti scolastici è invece fissata al 28 febbraio 2026. Possibile una riapertura dei termini dopo la Legge di bilancio.
RIFORMA PENSIONI 2024, LE PAROLE DI PACIFICO E OLIVETI
Il Presidente nazionale dell’Anief Marcello Pacifico torna a evidenziare la necessità di una finestra pensionistica specifica per il personale della scuola, che è sempre più a rischio burnout anche perché, spiega in un’intervista a orizzontescuola.it, si arriva ad avere un posto stabile solamente in età avanzata, mediamente intorno ai 45 anni. Importante per il sindacalista sarebbe anche garantire il riscatto gratuito degli anni di studio universitario di chi lavora nella scuola. Il Presidente nazionale dell’Enpam Alberto Oliveti ha invece sottolineato la solidità patrimoniale della cassa previdenziale di medici e odontoiatri, dal momento che sarebbe possibile continuare a pagare le pensioni per i prossimi sette anni e mezzo in mancanza di nuove entrate.
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