RIFORMA PENSIONI 2025, LE STIME DELLA UIL
L’invecchiamento demografico e l’ingresso di buona parte dell’attuale forza lavoro nell’età utile per il pensionamento creeranno non pochi problemi ai servizi pubblici italiani. La Uil, per esempio, stima che in una piccola regione come il Molise vedrà nei prossimi 5 anni diminuire di 148 unità su 424 complessive il numero di medici, mentre tra gli infermieri ad andare in quiescenza saranno 385 rispetto ai 1.376 attuali. L’impatto sarà quindi importante e per cercare di mitigarlo occorrerà non solo investire in nuove assunzioni, ma rendere più attrattive queste professioni per i giovani, considerando anche la situazione lavorativa di chi è impiegato nelle strutture ospedaliere e sanitarie dislocate sul territorio.
RIFORMA PENSIONI 2025, LE PAROLE DI GIORGETTI E SALVINI
Intanto dalla kermesse “Tutta un’altra economia: la sfida del valore”, dagli esponenti della Lega, nonché ministri del Governo Meloni, Giancarlo Giorgetti e Matteo Salvini, arrivano alcune “critiche” al piano di riarmo europeo annunciato da Ursula von der Leyen. Non solo perché si parla solo oggi di riarmo dopo tre anni di guerra in Ucraina, ma anche perché lo sforzo che servirebbe per gli investimenti in difesa va a cozzare con quello che si sta facendo per ridurre il debito pubblico. Nei giorni scorsi Salvini aveva anche evidenziando che tenendo conto delle esigenze che ci sono, a partire da scuola, sanità e pensioni, è veramente difficile pensare di utilizzare ben 800 miliardi di euro per comprare armi.
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