RIFORMA PENSIONI 2025, L’EMENDAMENTO AL DECRETO PA
La sanità è uno dei settori che rischia di risentire di più dell’invecchiamento della popolazione e della mancanza di “nuove leve”. Anche per questo la Lega ha presentato un emendamento al Decreto Pa, dichiarato ammissibile, che, come spiega Il Messaggero, mira a consentire alle aziende del Servizio sanitario nazionale di poter lasciare al lavoro i medici di famiglia che lo vorranno fino all’età di 71 anni. Una facoltà che sarebbe valida fino alla fine dell’anno prossimo. Resa da capire, ovviamente, quanti saranno i medici di famiglia che vorranno continuare a lavorare, considerando che negli ultimi anni la loro attività si è fatta senz’altro più impegnativa anche per la mancanza di colleghi, molti dei quali sono andati in quiescenza.
RIFROMA PENSIONI 2025, IL PROVVEDIMENTO ANCORA MANCANTE
Intanto la Cgil fa presente che il Governo non è ancora intervenuto per risolvere il problema riguardante gli acconti Irpef che sono calcolati su quattro aliquote anziché le tre risultati dalla riforma fiscale. Da parte dell’Esecutivo, infatti, era stata espressa la volontà di varare un provvedimento per fare in modo che non ci fossero “penalizzazioni” (di fatto alcuni lavoratori dipendenti e pensionati potrebbero pagare un acconto superiore al dovuto), ma ancora non è stato emanato. Vedremo se lo sarà subito dopo la pausa per le feste pasquali, in modo che non ci siano ritardi proprio nel momento in cui, come ricorda il sindacato guidato da Maurizio Landini, è cominciata la campagna fiscale.
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