RIFORMA PENSIONI 2025, LA FLESSIBILITÀ PROPOSTA DA RIZZETTO
Il Presidente della commissione Lavoro della Camera, Walter Rizzetto, ha messo a punto una proposta di riforma pensioni 2025 che ha presentato nei giorni scorsi a Telefriuli.
Tale proposta si basa su un principio di flessibilità in uscita che consentirebbe di accedere alla quiescenza già a 62 anni di età, con un’anzianità contributiva di 35 anni, subendo però una penalizzazione dell’importo dell’assegno pari all’8%.
Tale percentuale andrebbe a diminuire con l’aumento dell’anzianità contributiva, scendendo al 3,6% in caso sia di 40 anni. La penalizzazione scenderebbe altresì all’aumentare dell’età anagrafica. Per esempio, andando in pensione a 64 anni con 35 di contribuzione, la decurtazione sarebbe del 4%.
RIFORMA PENSIONI 2025, PENSIONAMENTO A 66 ANNI SENZA PENALIZZAZIONI
La proposta di riforma pensioni 2025 di Rizzetto ha anche due aspetti interessanti. Il primo è che in caso di pensionamento a 66 anni e un’anzianità contributiva compresa tra i 35 e i 40 anni non si subirebbero decurtazioni dell’assegno. Il secondo è che laddove si decidesse di restare al lavoro dai 67 anni in su si avrebbe un incremento della pensione che arriverebbe fino al 6% nel caso si decidesse di andare in quiescenza a 70 anni.
Il deputato di Fratelli d’Italia ha spiegato di aver individuato anche le coperture finanziarie necessarie alla sua proposta, ma non ha nascosto che non sarà facile da far digerire. In ogni caso ci proverà, a partire da un lavoro proprio nella Commissione da lui presieduta. Vedremo quale sarà l’sito di questo tentativo.
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