Il Governo Meloni attualmente non sarebbe intenzionata a dir addio alle pensioni con la Legge Fornero, anche perché non ci sarebbero i fondi sufficienti per una soluzione simile. A darne conferma sono stati Marina Calderone, Ministra del lavoro e Federico Freni, sottosegretario all’Economia.
I due esponenti politici hanno annunciato chiaramente un cambio di direzione: lo Stato in Bilancio non può permettersi di attuare una riforma strutturale, i fondi momentanei consentirebbero soltanto di attuare delle misure in un arco di tempo breve.
Come rinunciare alle pensioni con la riforma Fornero
Ad oggi le pensioni che vengono applicate secondo la Riforma pensioni della Fornero non avrebbero nessun’altra speranza, se non l’attuazione di Quota 41 ma per chiunque e non soltanto per una platea più ristretta (come già accade).
Negli ultimi anni i tentativi si sono limitati alle uscite flessibili ma sempre entro certi tempi: come Quota 100 oppure l’Ape Social. E poi la ruota gira sempre allo stesso modo: le misure scadono, e si ritorna punto e a capo.
La Ministra Calderone però insiste, è indispensabile trovare delle misure strutturali, non solo per dare una valida alternativa alla Fornero, ma per permettere ai futuri pensionati di ottenere il cedolino riducendone ad esempio gli anni contributivi e rendendo più “semplice” l’uscita.
L’unica speranza è Quota 41 per chiunque
Da sempre Lega ha insistito a voler estendere Quota 41 a tutti, indipendentemente dalla categoria in cui si trova il contribuente e dall’attività lavorativa svolta negli anni. Le soluzioni a portata di mano del Governo sarebbero due, rivedere i trattamenti per la vecchiaia o quello anticipato.
Entrambi avrebbero un costo molto ingente per lo Stato, tanto che l’estensione Quota 41 senza restrizioni e requisiti sembrerebbe l’unica via percorribile. Quest’anno non è stata attuata per una mancanza di fondi, ma dall’anno prossimo quasi sicuramente verrà “applicata”.
Il costo per lo Stato ammonterebbe a circa 5 miliardi di euro, ma con un gettito fiscale nel medio e lungo periodo di quasi il doppio.