RIFORMA PENSIONI, LE NOVITÀ DEL MILLEPROROGHE
Il Senato ha approvato il decreto Milleproroghe, che è stato dunque convertito in legge. Come spiega pensionioggi.it, nel provvedimento vi sono anche norme che hanno a che fare con il tema della riforma pensioni. Infatti è prevista “la proroga dal 31 dicembre 2020 al 31 dicembre 2021 del termine entro il quale devono essere conclusi i lavori delle due Commissioni tecniche, istituite dalla legge di bilancio 2020, per lo studio della gravosità delle occupazioni e per l’analisi della spesa pubblica in materia previdenziale ed assistenziale; la sospensione sino al 30 giugno 2021 della decorrenza dei termini di prescrizione delle contribuzioni di previdenza e di assistenza sociale obbligatoria; la sospensione, fino alla comunicazione da parte dell’ente previdenziale degli importi contributivi da versare” per gli imprenditori agricoli che usufruiscono dello sgravio previsto dal decreto ristori.
I DIFFERIMENTI PER LE DOMANDE INPS
Il decreto “imbarca anche la proroga al 31 dicembre 2021 del termine entro cui l’Inps deve procedere al recupero delle prestazioni pensionistiche indebite relative alla Gestione privata con riferimento agli indebiti che emergano dalle verifiche dei redditi concernenti il periodo d’imposta 2018” e prevede “il differimento al 31 dicembre 2020 (in luogo del 30 settembre 2020) per il solo 2019 dei termini per la presentazione delle domande di accredito della contribuzione figurativa presso la gestione previdenziale interessata da parte dei lavoratori collocati in aspettativa non retribuita chiamati a ricoprire funzioni pubbliche elettive o cariche sindacali”.