Fino alla fine del mese di aprile c’è tempo per fare la dichiarazione e ricevere eventuali rimborsi IVA nel 2025 ma in riferimento allo scorso anno, 2024. Il risultato può far emergere un credito da poter “riscattare” compensandolo per le tasse da pagare oppure richiedendo un rimborso.
La corsia preferenziale viene concessa alle partita IVA che hanno aderito al concordato preventivo biennale. Per i titoli di un’attività il rimborso dell’IVA deve comunque vantare un credito minimo corrispondente a 2582,28€. Chi non rientra nel CPB deve invece, soddisfare delle condizioni più specifiche.
Come far richiesta per i rimborsi IVA nel 2025
Affinché i titolari di un’attività possano far richiesta per ricevere i rimborsi IVA nel 2025, ad eccezione di chi ha aderito al CPB che hanno invece priorità assoluta, è indispensabile soddisfare almeno un requisito previsto dalla normativa vigente, ovvero:
- Aver richiesto la cessazione della partita IVA e dell’attività economica connessa;
- Dichiarare di aver finalizzato almeno il 25% delle operazioni non tassabili rispetto alla quantità di operazioni concluse;
- Compimento di acquisti inerenti ai beni ammortizzabili e inerenti all’attività economica;
- Maturazione di un credito IVA negli ultimi 3 anni (un credito per ciascun anno).
Qualora il credito IVA da riscuotere superi i 5.000€ all’anno, allora sarà necessario integrare in dichiarazione anche il visto di conformità, redatto a sua volta da un operatore abilitato.
Prima di far domanda per ricevere il rimborso IVA va distinto l’invio della dichiarazione, che se è su base annuale è sufficiente compilare i quadri VR e VX, mentre va allegato il documento “IVA TR” laddove l’istanza fosse trimestrale.
Scadenze per la dichiarazione IVA 2025
La dichiarazione dell’IVA all’anno 2025 va obbligatoriamente trasmessa entro il 30 aprile. Ne hanno l’obbligo tutti coloro che sono proprietari di un’attività artistica, aziendale o professionale, indistintamente dal loro regime fiscale (sono inclusi anche i forfettari).
Laddove si superasse la scadenza sopra indicata, la Legge ammette ulteriori 90 giorni di tempo ma con l’applicazione delle multe corrispondenti al ritardo.
Sempre entro il 30 aprile di quest’anno è possibile richiedere le detrazioni fiscali per lo scorso versamento dell’IVA, inerente agli acquisti di servizi e beni del 2024 (a patto che siano stati dichiaranti entro il 31 dicembre scorso).