Per ricevere il rimborso totale sulle spese di trasferta nel 2025, il Decreto numero 84 ha apportato dei cambiamenti significativi. In particolar modo si fa riferimento al modo in cui sono stati sostenuti i costi dai lavoratori autonomi e dai professionisti per il loro “viaggio di lavoro”.
La novità più importante riguarda la tracciabilità delle spese. Tuttavia, ciascun costo potrebbe contenere delle regole differenti, che provvederemo ad individuare e segnalare in questo articolo.
Cosa cambia sul rimborso per le spese di trasferta 2025
La detraibilità oppure il rimborso totale per le spese di trasferta del 2025, e a favore degli autonomi e dei professionisti, prevede l’obbligo di tracciabilità. Nel caso specifico, il diretto interessato dovrà comprovare il pagamento per il trasporto, l’alloggio, il vitto e anche i costi di rappresentanza, tramite un bonifico bancario o una carta di credito, di debito o prepagata.
Fanno eccezione i costi sostenuti all’estero, sui quali non è previsto l’obbligo di tracciarli con un metodo di pagamento elettronico, dunque in questo caso anche i contanti saranno ammessi ai fini della detraibilità.
Il cambiamento è frutto anche dell’incentivo di abolire il contante e favorire i pagamenti elettronici (basti vedere gli ultimi emendamenti, come ad esempio la gratuità dei bonifici istantanei).
Categorie di spesa
Tra le deducibilità massime e il rimborso totale destinato ai costi per una trasferta di lavoro, a cambiare sono anche le categorie dei costi sostenuti. Per una maggior e miglior semplificazione, ecco un riepilogo su quali pagamenti vanno tracciati e quali invece ne possono fare a meno.
Tipologia di costi | Tracciabilità | Pagamento non tracciato |
---|---|---|
Vitto e alloggio | Deducibile | Non deducibile |
Spese di rappresentanza | Parzialmente deducibile | Non deducibile |
Spese riaddebitate al committente | Rimborsabile e deducibile | Non rimborsabile |
Tipologia di costi | Obbligo di tracciabilità | Regole e casi particolari |
---|---|---|
Vitto e alloggio | Sì | Solo se sostenuti nel territorio dello Stato italiano |
Viaggio e trasporto | Sì | Include taxi, noleggio con conducente (NCC), ma non mezzi pubblici di linea |
Spese di rappresentanza | Sì | Deduzione ammessa nei limiti dell’1% dei compensi percepiti |
Spese ri-addebitate al committente | Sì | Solo se pagate con mezzi tracciabili e relative al territorio italiano |