RINNOVO DYBALA: CALCIOMERCATO JUVENTUS, TUTTO PRONTO MA…
La Juventus vuole il rinnovo di Paulo Dybala, la Joya vuole rinnovare con la Juventus: la trattativa “interna” di calciomercato pare in dirittura d’arrivo per la società bianconera, ma si dice così da tempo e ancora la firma non è arrivata. A fine stagione l’accordo tra le due parti arriverà a scadenza: il rischio che si verifichi un addio a parametro zero è abbastanza concreto, più che altro perché più passa il tempo e più ansia e preoccupazioni entrano a far parte dell’equazione, così come la possibilità che alcune squadre (a oggi, Inter e Barcellona le principali indiziate ma ce ne sarebbero certamente altre) bussino concretamente alla porta della Juventus.
La quale Juventus, naturalmente, ad un certo punto può anche decidere – e qui servirebbe la proposta giusta – che con Dybala sia lecito e utile monetizzare, e dunque venda. Problema? Con il contratto che scade il 30 giugno prossimo, qualunque cessione dell’argentino sarebbe oggi a prezzo di saldo. Avevamo già detto che per il rinnovo sembra tutto fatto: un quadriennale (dunque fino al 2026) a 10 milioni a stagione. E allora, dov’è il problema? Attualmente, sembra essere da parte della Juventus: la Vecchia Signora insomma si deve pienamente convincere della bontà dell’operazione. Prende tempo valutando tutti i fattori, perché legarsi a un calciatore a queste cifre è naturalmente rischioso.
I DUBBI SUL RINNOVO DI DYBALA
Quali sono i dubbi legati al rinnovo di Paulo Dybala? Intanto, la Juventus registra le cifre dell’argentino: solo in questa prima parte di 2021-2022 la Joya ha saltato 8 partite (su 25 disponibili), nella stagione precedente invece un problema al collaterale lo ha tenuto fuori tra metà gennaio e inizio aprile, esclusa comparsata – comunque 90 minuti in panchina – nell’andata degli ottavi di Champions League e indisponibilità nel match decisivo del ritorno, quando i bianconeri sono stati eliminati dal Porto. Insomma: Dybala è un giocatore che negli Stati Uniti definirebbero “injury prone”, vale a dire incline agli infortuni; dare 10 milioni l’anno a un calciatore che tende a fermarsi per guai fisici grandi o piccoli è chiaramente un rischio.
Poi ci sono i numeri realizzativi: certo Dybala ha segnato 108 gol in 271 partite con la Juventus, ma soltanto 11 nell’anno solare che si sta per concludere. Non stiamo sicuramente parlando di una prima punta da 25-30 gol a stagione, ma è altrettanto evidente che il suo score sia nettamente calato dopo i primi tre anni in bianconero. Basta riassumere: tra il 2015 e il 2017 la media gol di Dybala è stata di 22,7 reti stagionali, nelle tre annate seguenti (ovviamente quella in corso la escludiamo) siamo ad un misero 10,7 e, a parte l’anno scorso di cui abbiamo già parlato, le partite giocate sono sempre state più di 40.
Chiaramente, il calciomercato Juventus sta puntando un grande attaccante da affiancare a Dybala – in caso di rinnovo – o comunque da inserire nel roster offensivo: al netto di quanto accaduto con Cristiano Ronaldo, la cui personalità è tale da oscurare chiunque o quasi, i numeri del passato ci dicono che l’argentino è esploso al fianco di un grande centravanti come Gonzalo Higuain. Nella prima stagione insieme la Joya ha segnato 11 gol in Serie A lasciando il trono al Pipita (24), ma poi i due si sono scambiati i ruoli facendo, rispettivamente, 22 e 16 e migliorando il loro bottino complessivo.
Dybala insomma va a nozze con una prima punta che attacchi la profondità e faccia da riferimento avanzato, e in questo senso anche il giocare molto lontano dalla porta lo aiuterebbe (nel 2018-2019 questa fu la principale accusa mossa a Massimiliano Allegri circa l’utilizzo di Dybala, ma bisognerebbe tornare al discorso su CR7 e aggiungere tanto altro). Ad ogni modo, i dubbi della Juventus sul rinnovo di Dybala sono questi: meglio spendere per un calciatore al sesto anno bianconero, che dunque conosce l’ambiente e sa cosa significa giocare e vincere con questa maglia, oppure tenerli per un nome di grido altrimenti poco percorribile?
RINNOVO SÌ O RINNOVO NO?
Difficile da capire adesso: quello che noi ci sentiamo di dire è che qualunque altro punto di domanda, legato per esempio ad aspetti tattici derivanti dalle uscite recenti della Vecchia Signora, lascia il tempo che trova. Nelle ultime partite la Juventus sembra aver ritrovato un Federico Bernardeschi dedito alla causa e capace di incidere sui risultati: vero che è un pupillo di Allegri, ma sarebbe sbagliato ridurre l’operazione rinnovo di Dybala a due gare in cui l’ex Fiorentina ha giocato bene, dicendo che con lui in campo la squadra sia più equilibrata e performante.
Si dimenticherebbe tra l’altro tutto quello che Dybala ha fatto per la Juventus, come dire che, siccome Allegri ha vinto con Federico Chiesa infortunato, allora adesso il figlio di Enrico non sia più utile alla causa. La Juventus, diciamolo chiaro e tondo, dovrà valutare la questione al netto di cosa sia accaduto quando Dybala in questa stagione non ha giocato; soppesare magari la doppietta al Barcellona e la rete al Tottenham da una parte ma anche, un anno dopo, l’espulsione contro il Real Madrid e le volte in cui si è assentato senza giustificazione. Poi, tirare le somme: in fretta però, perché il 30 giugno è dietro l’angolo…