Rita De Crescenzo, nota tiktoker da qualche settimana a questa parte divenuta al centro delle cronache per il caso Roccaraso, dovrà andare a processo. Come riferisce il Corriere della Sera, l’influencer che divide le masse è infatti imputata in un processo con gravissime accuse: nei suoi confronti si punta infatti il dito per associazione a delinquere finalizzato allo spaccio di stupefacenti, nonché spaccio semplice.
Il quotidiano di via Solferino ha ricordato che Rita De Crescenzo era già stata finita invischiata nella giustizia otto anni fa, quando a febbraio del 2017 venne arrestata in un maxi blitz antimafia che portò a ben 40 fermi, decapitando il clan Elia del Pallonetto di Santa Lucia. Rita De Crescenzo si è sempre detta innocente, e spesso e volentieri lo ha ribadito nelle sue dirette social, e di essere anche stata assolta, di non aver avuto nulla a che fare con il crimine la camorra, ma evidentemente gli inquirenti la pensano diversamente visto che la stessa tiktoker campana è stata appunto rinviata a giudizio.
RITA DE CRESCENZO A PROCESSO CON ALTRI DUE IMPUTATI
Inizierà quindi a breve il processo in primo grado nei confronti della donna e ricordiamo che dopo l’arresto la corte di Cassazione aveva annullato, seppur in parte, le accuse nei confronti della stessa, che era così potuta tornare in libertà.
In questi 8 anni però i fari delle forze dell’ordine non si sono mai spenti, e alla fine la 45enne è tornata al centro degli incartamenti, venendo appunto chiesto e ottenuto il processo. Sempre il Corriere della Sera precisa che il processo è già in corso e insieme a Rita De Crescenzo vi è imputato un esponente del clan Pugliese e il titolare di un chiosco con sede in quel del quartiere Mergellina.
RITA DE CRESCENZO: LA MAXI RETATA DEL 2017
A seguito dell’inchiesta che aveva portato ai 40 arresti del 2017, era emerso una drammatica realtà di spaccio quotidiano coinvolgendo anche dei ragazzi di minore età, al di sotto dei 18 anni (addirittura era stata scoperta anche una bimba di soli 8 anni, “istruita” dalla mamma a confezionare le dosi poi da smerciare), con il clan Elia che utilizzava anche il metodo delle estorsioni nei confronti in particolare di ristoratori e commercianti della zona.
Fra le persone finite in quella maxi retata anche il figlio di Rita De Crescenzo, affidato poi ad una casa famiglia situata al nord Italia. Ovviamente nessuno dice qui che l’influencer sia colpevole, visto che bisognerà attendere il processo e tutti e tre i gradi di giudizio, di conseguenza servirà attendere la fine del dibattimento per capire se la 45enne sia innocente, come sostiene da sempre, o se invece sia veramente finita invischiato in un brutto giro di spaccio. Staremo a vedere quello che succederà. “Fatti del passato, l’ho consumata ma non venduta”, si difende l’influencer su TikTok dopo che la notizia è divenuta pubblica.