La rivalutazione delle pensioni nel 2026 prevederà degli incrementi importanti, che vanno dai 3€ ai 20€ al mese.
Con l’avvicinarsi del 2026 le stime della rivalutazione ipotizzate un po’ di giorni fa sono ufficiali. Le pensioni dunque, riceveranno degli aumenti che possiamo definire “irrisori”, con cifre oscillanti tra i 14€ e massimo 62€ al mese.
Seppur tali valori siano bassi, in verità sono anche più alti rispetto a quelli dell’anno scorso. La prossima perequazione dei cedolini previdenziali si appurerà equiparando l’importo ottenuto nel 2025.
Qual è la percentuale per la rivalutazione delle pensioni 2026?

La rivalutazione delle pensioni nel 2026 sarà dell’1,4%, come abbiamo accennato è una percentuale più alta rispetto allo scorso 0,8%. Tuttavia la nuova percentuale comporterà inevitabilmente a degli aumenti bassi.
Ad esser più penalizzate saranno le pensioni minime, sulle quali è previsto un incremento di appena 3,12€, con un totale di 619,79€ al mese. Il rialzo lievemente più significativo sarà sui trattamenti tra i 1.000€ e 1.500€ al mese, che al di là delle trattenute fiscali la somma aggiuntiva sarà tra 11€ e 17€ mensili.
Il meccanismo è da anni lo stesso, si analizza l’inflazione e l’ISTAT in base a questa percentuale misurerà l’andamento dei costi sostenuti lo scorso anno. Poi per ogni annualità il Governo – sulla base di ciò – stabilirà di quanto aumentare i trattamenti pensionistici.
Il sistema di perequazione “non è uguale per tutti”
La perequazione è basata su una percentuale ben precisa che chiaramente cambierà da cedolino a cedolino. Nel caso dei trattamenti minimi, la rivalutazione sarà piena (al 100%), mentre per i più alti il valore si ridurrà significativamente.
Ad esser intaccati dal “fenomeno” sono, non solo le pensioni previste per la vecchiaia, ma anche i cedolini per l’invalidità, per quelle anticipate e per gli assegni sociali.
Per identificare l’assegnazione delle perequazioni, dobbiamo prevedere delle “fasce”. Fino a 4 volte il trattamento minimo, si considererà il 100%, nella fascia tra “4 e più delle 5 volte” il 90%, ed infine superiore alle 5 volte il 75%.
Al fine di totalizzare un rialzo più impattante sarebbe meglio percepire una pensione di 1.500€ mensili, così da ottenere fino a 21€ (al mese) in più. La fascia “per assurdo” più agevolata, sarà quella dei cittadini con pensioni da oltre 5.000€, che a loro volta otterranno 62€ aggiuntivi (al mese).
