Dal Governo Meloni arrivano le prime stime sulla rivalutazione delle pensioni che viene adeguata annualmente ed è proporzionata all’inflazione. Se le previsioni sono corrette i cedolini più bassi godranno di un incremento corrispondente al 2,1%.
Per poter adeguare l’incremento ai dati dell’inflazione, occorre dare uno sguardo al Documento del MEF, che per quest’anno ha già previsto – secondo le prime analisi provvisorie – un’inflazione pari al 2,1%, di gran lunga più alta rispetto allo 0,8% ricavato quest’anno.
Rivalutazione pensioni al rialzo
L’attuale stima sulla rivalutazione delle pensioni previste per l’anno prossimo è al rialzo. D’altronde il Documento di finanza pubblica ufficiale verrà stilato e pubblicato tra un po’ di tempo. Al momento vanno tenuti in considerazione gli elementi che influenzano negativamente l’economia, come il rincaro sui dazi commerciali.
Nonostante l’inflazione del prossimo anno sia quasi sicuramente più alta, ciò non può essere stabilito con certezza. In data odierna l’adeguamento automatico ha tenuto conto della percentuale di inflazione e della somma complessiva del cedolino previdenziale.
Il 100% viene garantito ai titolari di pensione per assegni fino a 4 volte il trattamento minimo. Mentre tra le 4 e le 5 volte il trattamento è previsto al 90%, scende al 75% per trattamenti superiori alle 5 volte (sempre il minimo).
Le stime provvisorie per il 2026
Nell’attesa che vengano confermate le rivalutazioni sulle pensioni è necessario ricordare che la base di partenza è sempre il trattamento minimo imposto annualmente. Quest’anno ad esempio l’importo ammonta 603,40€, mentre il prossimo anno potrebbe salire di poco più di 12€.
Di seguito l’esempio pratico di come potrebbero risultare più alti gli importi sul cedolino previdenziale.
Pensione lorda | Incremento |
---|---|
616,07€ (la minima) | 164,7€ annui |
1.000€ | 273€ annui |
2.000€ | 546€ annui |
3.000€ | 737,10€ annui |
4.000€ | 1.027€ annui |
Oltre a ribadire il concetto che si tratta di stime provvisorie e non definitive, è importante tenere presente che le somme sopra indicate sono al lordo delle tasse. Per ricavare il netto vanno tolte le eventuali detrazioni fiscali e le imposte da versare ai Comuni e alle Regioni.