A Storie Italiane il caso della morte di Rkia Hannaou, la 31enne originaria del Marocco trovata senza vita sembrerebbe con un proiettile in testa in quel di Ariano Polesine, in provincia di Rovigo. Il marito, raggiunto dai microfoni del programma di Rai Uno, ha commentato cercando un po’ di minimizzare, anche se va detto che l’uomo non parla bene l’italiano, di conseguenza potrebbero esservi dei fraintendimenti: “Come sto? Non sto bene, ora sono con mio fratello. Che rapporto avevo con mia moglie? Non te lo dico, quando ci sarà il referto del medico si capirà”.
“Io sono andato a lavorare – ha continuato il marito della vittima – poi sono tornato a casa hanno trovato mia moglie con l’ambulanza. Le hanno sparato? Ma no, è caduta. Comunque io non capisco niente come te, è il medico che lo dirà”. Non hanno ancora fatto l’autopsia sulla povera Rkia Hannaou, di conseguenza quella del proiettile è un’ipotesi ipotizzata dalla Procura ma non ufficializzata.
RKIA HANNAOU: “MIA MOGLIE? ASPETTO LE CARTE DEL MEDICO”
Il marito di Rkia Hannaou, la donna trovata senza vita a Rovigo, ha continuato la sua intervista, mostrando estrema tranquillità nonostante la recente scomparsa della moglie: “Eravamo appena andati in Marocco, i bambini vanno a scuola, io lavoro. Aspetto le carte del medico – ha ribadito il concetto il marito – e poi vediamo. Io non ci capisco niente”.
“Con i padroni di casa? Loro vivono sopra, noi al piano terra con mia moglie e due bambini. Io vivo qui da 5 o 6 anni, non posso dire nulla, i padroni giocavano con i bambini. I bambini stanno benissimo, c’è il papà, l’importante è che c’è uno della famiglia, quindi sono tranquillo. Io tranquillo? Penso di andare in campagna a lavorare e basta”. E ancora: “I medici mi hanno chiamato, mi hanno detto di andare lì con loro per parlare della moglie e mi hanno detto che era morta. Io tranquillo? Non ti dico più niente, aspetto il medico”. Storie Italia ha quindi parlato con il vicino di casa, che ha aggiunto: “I bambini sono saliti in casa mia verso l’una e mezza e mi hanno chiesto la conserva di pomodoro. Poi dopo il bimbo è sceso, sento gridare ‘è morta la mamma’, pensavo fossero impazziti, vado giù di corsa e la trovo distesa a terra. Io non vedevo niente però, poi l’ho mossa, l’ho chiamata ma niente. Poi si è messa a rantolara, stava morendo, era un rantolo di morte. Io non l’ho toccata”