Una nuova testimonianza potrebbe riaprire le indagini sulla scomparsa di Roberta Martucci, la ragazza di 28 anni mai ritrovata dal 1999
Dopo 26 anni dalla scomparsa di Roberta Martucci, la 28enne originaria della provincia di Lecce, uscita di casa la sera del 20 agosto 1999 per andare ad una festa e mai ritrovata, spunta una nuova testimonianza che potrebbe fornire dettagli inediti sulle dinamiche del caso archiviato nel 2022. Una donna residente nel Salento, si è infatti fatta avanti dopo aver letto un post condiviso da una giornalista locale, che parlava di un cattivo odore segnalato dai residenti per oltre un anno dopo la denuncia della famiglia, ricordando alcuni movimenti sospetti che aveva notato e che ha poi associato alla storia.
La versione è stata messa a disposizione dell’avvocato Valentina Presicce che insieme ai familiari della ragazza e la criminologa Isabel Martin ha deciso di effettuare un primo sopralluogo che potrebbe ora dare il via alla riapertura delle indagini con ricerche più approfondite in zona per verificare l’eventuale presenza di resti. L’inchiesta all’epoca si era concentrata anche sul coinvolgimento del cognato di Roberta, che secondo alcune confidenze fatte tra amiche aveva rivolto attenzioni particolari alla giovane che però rifiutava le avances.

Scomparsa di Roberta Martucci, la famiglia chiede di riprendere le ricerche dopo la nuova testimonianza
Roberta Martucci il 20 agosto del 1999 è scomparsa nel nulla dopo essere uscita per andare ad una festa con le amiche, nessuna traccia della ragazza è stata mai trovata in questi anni, tranne l’auto che era rimasta parcheggiata priva di libretto di circolazione e chiavi.
Nel corso delle indagini, sono state seguite varie piste, principalmente quella del cognato, iscritto nel registro con l’accusa di omicidio e occultamento di cadavere a seguito della segnalazione di una amica che riferì la storia delle avances. L’uomo si è sempre dichiarato innocente, minacciando anche di suicidarsi in caso di coinvolgimento nel processo e fu poi scagionato dal giudice per mancanza di elementi.
Le altre due ipotesi invece avevano approfondito alcuni aspetti della vita privata di Roberta, tra cui la relazione con il suo ex che aiutava con alcuni pagamenti, ma anche una storia sentimentale con un uomo che aveva fatto scattare la gelosia da parte di una rivale. La nuova testimonianza, come spera la sorella della vittima, potrebbe finalmente concentrare le ricerche in un luogo, che aveva già destato sospetti tra residenti per l’odore e completare finalmente il quadro con la scoperta della verità.
