Roberto Alessi, direttore del settimanale “Novella 2000” e direttore editoriale di “Visto”, è intervenuto nel corso della puntata di “Storie Italiane” andata in onda nella mattinata di oggi, martedì 2 novembre 2021, su Rai Uno. Il giornalista, in collegamento audiovisivo, è stato chiamato in causa dalla padrona di casa, Eleonora Daniele, per esprimere un giudizio sui fatti di Torino, dove nel fine settimana è andato in scena un rave party clandestino all’interno di un’ex fabbrica ubicata tra Nichelino e Borgaretto, con almeno 6mila giovani che vi hanno preso parte, alcuni dei quali provenienti persino dalla Francia e dall’Olanda.
A tal proposito, l’opinionista non ha fatto un ricorso eccessivo alla retorica per esternare il proprio punto di vista sulla vicenda: “Pare che l’organizzazione del rave party sia internazionale – ha esordito –. In un primo momento lo si sarebbe dovuto organizzare a Nizza, ma in Francia le normative in materia sono molto rigide e la polizia interviene subito in maniera dura. Una normativa che in Italia purtroppo manca e, inoltre, occorre sottolineare che il raduno di Torino è stato indetto e promosso attraverso la piattaforma Telegram, per cui è difficile da parte della nostra autorità controllare questi tipi di movimenti”.
ROBERTO ALESSI: “LA MAGGIOR PARTE DELLE PERSONE CHE PARTECIPANO AI RAVE PARTY SONO DELINQUENTI”
Nel prosieguo del suo intervento, Roberto Alessi ha tenuto a puntualizzare che la maggior parte di coloro che partecipano a questi eventi non autorizzati “sono dei delinquenti. Ci sono spacciatori tra di loro e addirittura uno dei camion giunti a Torino per il rave party ha tentato di investire due poliziotti, che sono rimasti feriti”.
Successivamente, Alessi è intervenuto in replica alle parole di un altro giornalista, Giovanni Terzi, dicendosi non d’accordo con il suo punto di vista: “Dare responsabilità al proprietario del terreno per quanto è accaduto è assolutamente improprio. Una volta che chiude la sua proprietà e ci mette il catenaccio… Che cosa deve fare? Deve pagare ancora una sicurezza per sorvegliarla?”.