Domenica In, Roberto Da Crema si commuove ricordando la sua vita
Roberto Da Crema ha raccontato le sue difficoltà e la dipendenza dal gioco d’azzardo, intervistato a Domenica In da Mara Venier: “Mi sono giocato e mangiato tutto, oggi se mi dicono gioca una schedina non lo faccio, non perché sono diventato bravo. Non c’era più niente in casa mi disse mia figlia, mi aspettavo di arrivasse una pentolata. Mi disse che avevo sbagliato e che ce l’avrei fatta, abbiamo ricominciato da capo, l’amore dei figli mi ha dato una grande gioia”.
Rievocando i problemi con il gioco d’azzardo, Roberto Da Crema ha svelato un retroscena: “Avevo firmato il divieto assoluto di farmi entrare nei casinò, così è stato e non sono andato più a giocare. Ho avuto in infarto, dopo quello ricomincia la vita, sto giocando a calcio e mi sento male in campo, arriva l’elicottero e vengo salvato per il rotto della cuffia, non mi sono fatto mancare niente nella vita. Ora faccio telepromozioni per le aziende dei miei figli, a Lampedusa è rinata la mia vita”
Roberto Da Crema e gli inizi con le televendite
Rievocando i suoi inizi come venditore, Roberto Da Crema ha confidato: “Io sono nato a Pioltello ma la mia famiglia è contadina dell’Oltrepò pavese, di San Damiano al Colle – ha raccontato il Baffo – Papà Diego faceva anche i mercati, mamma Anna vendeva bottoni. A papà un giorno proposero lo stock di detersivo Omino Bianco da piazzare porta a porta. Io avevo sei-sette anni e andavo con lui sulla Fiat 600 Multipla, già rompevo le balle”.
Parlando a Domenica In, il televenditore ha parlato della sua vita attuale, rinata al largo della Sicilia dove comunque non ha abbandonato lo storico mestiere lavorando per i figli, e abbinando il tutto alla passione per la pesca. Riguardo ai problemi di salute, Roberto Da Crema ha raccontato: “In tanti si preoccupavano per la mia “asma” ma io non ho mai avuto problemi respiratori, quando facevo le televendite, dovevo dire tante frasi nel minor tempo possibile e, quindi, respiravo così, poi, soffro anche di un po’ di ansia ma non è mai stato un problema”.