LA CONDANNA A2 ANNI E 6 MESI PER ROBERTO NAPOLETANO
Roberto Napoletano, ex direttore del “Sole 24 ore” – oggi responsabile del “Quotidiano del Sud” – è stato condannato a 2 anni e 6 mesi dal Tribunale di Milano per presunte irregolarità nei conti del gruppo editoriale della Confindustria, quando era direttore (dal 23 marzo 2011 all’ottobre 2016).
La sentenza giunta ieri dalla seconda sezione penale, presieduta dal giudice Flores Tanga, prende forma dalle iniziali accuse di false comunicazioni sociali e manipolazione del mercato: in poche parole, viene confermata l’ipotesi di irregolarità nei conti del gruppo “Sole 24 ore”, con la presunta falsificazione dei dati delle copie vendute del quotidiano economico. La procura di Milano con il pm Gaetano Ruta – ora in servizio alla procura europea antifrode – aveva chiesto una condanna a 4 anni di reclusione per il giornalista.
L’EX DIRETTORE NAPOLETANO: “SBALORDITO, IO SONO INNOCENTE”
Per l’attuale direttore del “Quotidiano del Sud” la sentenza di primo grado è assolutamente inaccettabile: «Sono sbalordito. Sono soprattutto innocente e farò appello», commenta Roberto Napoletano, seguito dagli avvocati Guido Alleva ed Edda Gandossi (che hanno chiesto la piena assoluzione durante il processo).
«Gli atti di questo processo», ha proseguito Napoletano, «dimostrano in modo inequivoco che sul piano editoriale ho ricevuto un giornale sull’orlo del baratro e ho conseguito risultati editoriali sempre positivi, sempre in netta controtendenza rispetto al mercato e, soprattutto, conseguiti in modo lecito». In attesa delle motivazioni della sentenza attese entro 30 giorni, l’accusa ritiene responsabile Napoletano per aver «esposto nella semestrale del giugno 2015, nel resoconto intermedio del settembre successivo, nonchè nel bilancio del dicembre dello stesso anno, fatti materiali non rispondenti al vero sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della società». Napoletano è stato inoltre condannato a versare una sanzione da 50mila euro, oltre ad un’altra da disporre nei confronti della Consob e infine altri risarcimenti a piccoli azionisti e dipendenti del gruppo.