ROCCO PAPALEO/ Il rapporto con la fede: “sono ateo”

- Davide Giancristofaro Alberti

Rocco Papaleo è uno dei protagonisti di Maledetti Amici Miei su Rai2. Sulla fede rivela: "sono ateo, ma una volta ho sentito una presenza dietro di me che sembrava spingermi"

rocco papaleo vienidame 640x300 Rocco Papaleo a Vieni da me

Rocco Papaleo è uno dei protagonisti dello show “Maledetti Amici Miei”, lo show irriverente che conduce con Alessandro Haber, Sergio Rubini e Giovanni Veronesi in prima serata su Rai2. Ospite a Vieni da Me da Caterina Balivo, l’attore e showman ha raccontato un momento davvero particolare della sua carriera. In particolare l’attore ha riposto alla domanda “sei credente” fatta dalla padrona di casa: “Sono ateo. Ma in quell’occasione sul set successe qualcosa di strano. In una delle mie scene più importanti, al momento del ciack ho sentito una presenza dietro di me che sembrava spingermi. Non so cosa fosse, ma sicuramente è stata una delle migliori scene che ho girato…”. Una sensazione che ha spinto l’attore e regista a cambiare idea sulla fede, anche se ha smorzato l’argomento dicendo: “non vorrei approfondire un argomento così pesante all’ora di pranzo…”. (aggiornamento di Emanuele Ambrosio)

“La chitarra ha dato un senso alla mia vita, la presi con Egidio”

Rocco Papaleo ricorda la prima chitarra comprata negli anni ’70: “La comprai a metà con il mio amico Egidio per imparare a suonarla. Questa chitarra la tenevo io: ho iniziato a suonarla ed ho imparato, mentre Egidio no. Ad un certo punto mia madre ha deciso di riscattare l’altra metà della chitarra, dando 2.500 lire, che all’epoca non erano pochi, alla mamma del mio amico. Furono soldi ben spesi non solo per quello che ha prodotto dal punto di vista artistico, ma anche perché la chitarra ha dato un po’ un senso alla mia vita. Quello musicale – prosegue Rocco – è un linguaggio più alto, più spirituale, quello che ti mette in contatto con il divino e poi la musica se la suoni la penetri diversamente, la comprendi di più, si amplia il tuo sentimento rispetto alla musica. Il mio primo livello di attenzione, ad esempio, è quello musicale: se cammino per strada e sento uno che suona a 400 metri di distanza la mia mente va subito lì. La musica attira i miei sensi”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

ROCCO PAPALEO E GLI ESORDI NEL CINEMA

In studio passa un saluto di zia Teresa a Rocco Papaleo: “E’ un’intellettuale del mio paese – commenta il potentino – ho letto un suo racconto e ringrazio la zia per il messaggio”. L’attore originario della Basilicata pesca poi un altro oggetto, una lavagna: “A scuola non posso negare di non essere stato uno studente brillante, poi me lo cavavo con la mia simpatia. Una volta scrissi un tema, un compito in classe, con uno stile giornalistico, mi pare fosse il ’68, e il professore mi disse che non era farina del mio sacco e lì per lì piansi poi anni dopo ci pensai e ne fui orgoglioso. Come sono arrivato alla foca dal tema? Fa parte della degenerazione – scherza Papaleo – di cui ogni essere umano è soggetto”. Rocco parla poi del programma in onda in prima serata, Maledetti amici miei: “Secondo me è un esperimento perfettamente riuscito, la Buy come ci sopporta? A stento. Io ho cominciato con Monicelli – ricorda poi Papaleo – facevo una parte in una tromba delle scale, in una casa, però fa curriculum. Però anche solo aver sfiorato Monicelli… spero di aver avuto in qualche modo la sua benedizione. Giovanni Veronesi mi suggerii a Leonardo Pieraccioni per “I laureati”. Quali ruoli preferisco? Non faccio differenza fra ruoli, a me piace fare i bei ruoli, non mi interessa se comici o drammatici, cerco sempre di essere credibile, di avere una musicalità”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

ROCCO PAPALEO: “LA PERDITA DI MIA MAMMA FU PAZZESCA”

C’è il grande Rocco Papaleo ospite presso gli studi di Vieni da Me, programma di Rai Uno condotto da Caterina Balivo. Il 61enne potentino si trova a Roma per il festival del cinema in corso e si è sottoposto al gioco della cassettiera. Il primo oggetto pescato è stato un pupazzetto di peluche con le sembianze di una foca, in ricordo del famoso show durante il festival di Sanremo del 2012, quello in cui vi era anche Belen Rodriguez. “Devo dire, essendo molto miope, che non mi ero accorto della farfallina, pur avendo fissato il mio sguardo in quella zona. Emozionato a Sanremo? Alla fine è un teatro e mi sono sentito a casa, temo di più lo studio di un programma”. Si parla quindi del figlio: “Non mi guarda il giovedì sera, l’ho preservato dal culto del genitore con discreto successo, a casa non ho messo i premi, non li tengo esposti, non ho voluto esporlo alle cose più belle che mi sono accadute”.

ROCCO PAPALEO: “PAZZESCA LA PERDITA DI MIA MAMMA”

Il secondo oggetto pescato è stato invece un panino con la frittata, cibo che a Papaleo richiama la madre: “Ho perso mia mamma un anno fa, pane e frittata lo uso in un monologo al teatro al cinema come metafora verso la mia terra, i miei sapori. E’ stato pazzesco quando mia mamma è scomparsa (la signorina Giacomina ndr). Non è stata un’assenza drammatica, è stata una dolce mancanza, visto che il suo ricordo è ancora molto vivo”. Quindi Papaleo ha recitato parte del suo famoso monologo, che ha fatto commuovere la conduttrice Caterina Balivo. “Mia padre se ne è andato più di trenta anni fa – ha proseguito il noto attore lucano – sono figlio unico, e quindi fra di noi c’è stato un rapporto esclusivo. Qualsiasi cosa io facessi a lei piaceva, anche i film brutti che ho fatto”.





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