A Roma sono state arrestate undici persone, tra le quali anche cinque minorenni: farebbero parte di una gang di torturatori
Sembra essere il copione di un film ma, in realtà, è un’ordinanza di custodia cautelare emessa del GIP di Roma nei confronti di 11 persone (tutti italiani, domiciliati in varie aree di Roma), ritenute parte di una vera e propria gang di torturatori che avrebbe all’attivo diversi rapimenti e sevizie di ogni tipo nei confronti di alcune vittime, ora finiti in larga parte in carcere, oppure all’interno di comunità di recupero: 11 nomi – che ovviamente non sono stati resi noti – tra i quali figurerebbero anche cinque minorenni.
Partendo dal principio, è bene dire che il via alle indagini sulla gang di torturatori di Roma è scattato dopo l’arresto di uno di loro lo scorso marzo per il possesso di un ingente quantitativo di droga: dalle analisi sono emersi alcuni collegamenti con altri individui, coinvolti in alcuni rapimenti – peraltro filmati con un cellulare – che risalirebbero allo scorso gennaio; tutti consumati in un garage nel periferico quartiere Massimina di Roma.
Roma, arrestata una gang di torturatori: avrebbero agito per via di alcuni debiti di droga e per gelosia
Nell’ordinanza dei GIP di Roma si fa riferimento, appunto, a diversi rapimenti, nel corso dei quali gli 11 soggetti arrestati avrebbero seviziato le loro vittime dopo averle prelevate all’interno delle loro abitazioni per bendarle e legarle a una sedia: nel fitto elenco di torture di fa riferimento a calci, schiaffi e pugni, a colpi inferti con una spranga di metallo e ad almeno un’occasione in cui avrebbero versato dell’acqua bollente addosso all’inerme vittima.

Il movente dietro alle torture in quel garage degli orrori a Roma sarebbe – si legge sempre nell’ordinanza – legato quasi sempre ad alcuni debiti di droga, oppure anche a episodi di gelosia e sembra che sia stata anche ricostruita l’identità del mandate delle torture, un 25enne attualmente detenuto nel carcere di Viterbo; mentre è un altro il capo d’imputazione potenzialmente più grave: la gang, infatti, sarebbe anche coinvolta nell’attentato dinamitardo che lo scorso giugno distrusse un androne condominiale nel quartiere Primavalle di Roma.
