All’indomani dalla tragica scoperta della neonata riemersa dalle acque del Tevere cadavere, a parlare a Fanpage.it è stato il pescatore che l’ha condotta fino a riva. “Stavo mettendo le reti per le anguille su questo tratto di fiume. A un certo punto ho visto quello che mi sembrava un bambolotto dentro l’acqua. Sembrava perché era talmente piccolo… Per curiosità mi sono girato e gli sono passato accanto e mi è preso un colpo”, ha raccontato. L’uomo ha poi spiegato i momenti in cui, dopo la scoperta choc, ha preso il corpicino della bimba per condurlo a riva tra le lacrime: “Quando l’ho presa stava a pancia sotto, ho visto che era una bambina, l’ho portata a terra e l’ho legata, aveva il cordone ombelicale a penzoloni, sulla testa aveva un ematoma grosso sotto il collo. Era bianca bianca, ma si vedeva l’ematoma scuro. Ancora non mi riprendo da quello che ho visto, non ce la faccio”, dice. Il pescatore ha infatti rivelato di stare molto male e di non aver mai visto in vita sua uno strazio simile, al punto, oggi, di voler dimenticare tutto con una semplice sbronza. Intanto gli inquirenti hanno avviato la caccia alla madre della neonata morta e oltre a indagare per omicidio volontario si procede anche nell’ambito della prostituzione. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
“COLPO ALLA NUCA”: NON È LA GEMELLINA SCOMPARSA
Si esclude a questo punto definitivamente l’ipotesi che la neonata trovata morta nel Tevere sia una delle due gemelline scomparse mesi fa assieme alla mamma suicida nel fiume di Roma: la piccola morta nelle scorse ore era nata da pochi giorni, aveva ancora il cordone ombelicale avvolto ed è stata gettata quando forse ancora era viva con un probabile colpo alla nuca. La Polizia dunque prosegue nelle indagini su altre ipotesi, con le ricerche assidue nei vari ambienti della Capitale per trovare la madre della piccola bimba lanciata nel Tevere e di fatto uccisa: la bimba era nata viva, probabilmente due giorni fa e secondo il medico legale avrebbe respirato e qualcuno inoltre le avrebbe legato il cordone ombelicale dopo averlo reciso. Servono però conferme dall’autopsia per capire le ultime ore prima di cadere nel fiume per la piccola neonata innocente: una delle ipotesi degli investigatori riportato da Roma Fanpage è che la neonata possa essere la figlia di una prostituta e che qualcuno possa avergliela sottratta con la forza. (agg. di Niccolò Magnani)
“ERA VIVA QUANDO È STATA GETTATA NEL TEVERE”
La neonata ritrovata nel Tevere non è una delle gemelline gettate da ponte Testaccio nel dicembre scorso dalla madre, poi suicida allo stesso modo. La piccola aveva il cordone ombelicale, quindi era nata da poche ore. Ancor più agghiacciante è il fatto che fosse ancora viva quando è stata gettata in acqua. Lo ha spiegato il medico legale, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera. La bambina è nata venerdì. L’ipotesi è che sia annegata. Forse chi l’ha buttata nel Tevere sperava che le correnti fossero tanto forti da trascinare il corpino fino al mare, ma nella prima settimana di luglio il fiume è calmo. Gli agenti ora indagano per omicidio volontario. Ora sarà l’autopsia a confermare o meno l’assenza di lesioni. Intanto sono state acquisite le immagini di alcune telecamere di sorveglianza sui ponti del Tevere nel tratto Magliana-Ostia e sulle strade a ridosso del fiume per invidiare movimenti sospetti di persone e veicoli. (agg. di Silvana Palazzo)
ROMA, NEONATA TROVATA MORTA NEL TEVERE
Macabra scoperta oggi nel Tevere. Il corpo di un neonato è stato trovato nel fiume nel pomeriggio, alle 16 circa. Il piccolo cadavere era impigliato nella folta vegetazione, tra l’acqua all’altezza del ristorante Anaconda, vicino al ponte di Mezzocammino, superato il GRA verso il mare. Stando a quanto riportato da Il Tempo, al momento non è possibile definire età e sesso del neonato a causa del forte stato di decomposizione in cui è stato trovato, ma sembrerebbe che si tratti di una femmina.. Sul posto sono accorsi in pochi minuti gli uomini del nucleo sommozzatori Sierra Uno dei vigili del fuoco del comando di Roma. Hanno provveduto infatti al recupero del piccolo corpino per poi consegnarlo agli organi competenti. A dare l’allarme un cittadino: sul posto è arrivata la polizia che ha poi chiesto aiuto per il recupero del cadavere. Il corpicino era riverso nell’acqua vicino a un canneto.
LA SCOMPARSA DELLE DUE GEMELLINE
Il ritrovamento del cadavere del neonato è avvenuto nella periferia Sud della Capitale, nei pressi di Mostacciano. Secondo quanto riportato da Il Tempo, una prima ipotesi emersa in questi minuti è che si tratti di una delle gemelle di pochi mesi disperse dal 21 dicembre, giorno in cui la madre Giuseppina Orlando si suicidò gettandosi nel fiume da ponte Testaccio. Entrambe erano state concepite dopo una fecondazione assistita ed erano nate con gravi malformazioni, una tra l’altro era cieca. Le ricerche erano proseguite senza tregua anche nei giorni delle festività natalizie, ma dei cornicioni delle due sorelle non fu trovata traccia. Ci furono anche due avvistamenti rivelatisi poi falsi allarmi e fu aperto un fascicolo per omicidio-suicidio. Se dunque il neonato ritrovato oggi dovesse essere una delle gemelline, si tratterebbe di una prima svolta in questo caso che è ancora avvolto nel mistero.