Una preside di Roma denuncia di essere vittima di mobbing da parte dei docenti: la colpa di Anna Maria De Luca è quella di aver difeso Valditara
È un fatto che – se confermato e verificato – avrebbe veramente dell’incredibile quello denunciato da Anna Maria De Luca, preside dallo scorso settembre del Liceo Montessori di Roma, che sostiene di essere stata vittima di mobbing dagli stessi docenti suoi sottoposti, il tutto a causa del sostegno che avrebbe espresso più volte a favore delle norme per la scuola varate dal ministro Giuseppe Valditara: il tema, dall’essere una semplice denuncia pubblica presentata dalla stessa preside del liceo di Roma, è stato portato all’attenzione anche del sindacato Flc Cgil – che per ora ha evitato commenti nel merito della vicenda – ed è arrivato fino al Parlamento con il commento della sottosegretaria di Valditara, Paola Frassinetti.
Partendo dal principio, per comprendere quanto sta accadendo nel liceo romano è importante tornare all’autunno dello scorso anno, quando un gruppo di docenti italiani ha firmato una lettera aperta di sostegno al collega Christian Raimo: fin qui nulla di strano, non fosse che alcuni docenti del Montessori romano hanno lamentato che i loro nomi fossero stati inclusi tra quelli dei firmatari pur non avendo mai espresso il loro consenso alla battaglia, ed è qui che è intervenuta la preside Anna Maria De Luca, che ha denunciato l’accaduto attraverso una seconda lettera aperta inviata al ministero di Valditara.
La denuncia di Anna Maria De Luca: “Vittima di mobbing nell’istituto che dirigo a Roma”
Proprio in quel momento, secondo il suo racconto, Anna Maria De Luca ha iniziato ad essere vittima di un vero e proprio “sabotaggio” da parte dei docenti, che fino ad oggi hanno fatto ostruzionismo ad ogni sua proposta didattica ed accademica, impedendole di attuarle: “Sono distrutta – spiega la preside – e ho tutti i sintomi del mobbing“, al punto che da diverse notti non riuscirebbe a dormire per la sola colpa di aver espresso “il mio pensiero”; precisando che, pur venendo ora dipinta come una persona “di destra” solamente perché “apprezzo la linea politica di Valditara“, tutto sarebbe fuorché “un’attivista di destra”.
Dal canto suo, la preside di Roma sostiene di aver scritto una mail a Flc Cgil per portare il caso alla loro attenzione e chiedere provvedimenti, che sarebbe stata ignorata, mentre il sindacato precisa di non aver ricevuto nulla e di voler evitare commenti fino a quando non avrà “parlato con i rappresentanti sindacali interni alla scuola”; mentre la sottosegretaria Frassinetti, sul tema – prendendo le dovute distanze in attesa di riscontri alle parole della preside – ha ricordato che “la pluralità delle idee è fondamentale in politica e a scuola”, definendo “grave” il mobbing nel caso in cui venisse confermato.