Un vero e proprio giallo quello delle buste bomba che sta interessando la città di Roma. Sono già quattro quelle recapitate nella Capitale, e il timore che si stia assistendo ad un’opera con una precisa regia è più concreto che mai. Del caso si è occupato anche Quarto Grado, che ha intervistato Eugenio, figlio di una delle vittime: “Mia mamma ha ricevuto una busta gialla della posta classica e come qualsiasi persona normale l’ha aperta. C’era una scatoletta di legno e come ha aperto la clip è esplosa. C’era scritto il mittente che è una sua conoscente ma che ovviamente non è al corrente di tutto ciò. Questa persona è un’amica di vecchia data, non è una persona che frequenta spesso: chi lo ha fatto avrà scelto un nome a caso sui social. Perché mia mamma ha aperto il pacco sul balcone? Perché c’ha messo quel pizzico di malizia in più. Poteva andare molto peggio”. (agg. di Dario D’Angelo)
ROMA, RECAPITATA QUARTA BUSTA BOMBA
Quello che gli inquirenti temevano alla fine è accaduto ancora. Una quarta busta bomba è stata recapitata a Roma dopo le precedenti tre dei giorni scorsi che hanno provocato il ferimento – fortunatamente non grave – di altrettante donne. Come riferisce l’agenzia di stampa Ansa, la busta sospetta è stata recapitata ieri mattina in un appartamento in zona Baldo degli Ubaldi, nel quartiere Boccea a Roma. La persona alla quale era destinata, insospettita dalla busta e dalle notizie degli ultimi giorni, non ha provveduto subito all’apertura del plico ma ha contattato i carabinieri. Sul posto sono giunti anche gli artificieri ed i Ris di Roma. Sul caso sono in corso le indagini del Nucleo Investigativo ma da quanto emerso finora la mano dietro la quarta busta sospetta potrebbe essere quella dei tre precedenti casi. Al momento, come riferisce Il Fatto Quotidiano online, in procura è stato aperto un fascicolo di indagine per attentato con finalità di terrorismo e lesioni. Dopo la segnalazione del quarto plico esplosivo, intanto, i carabinieri hanno effettuato i rilievi e informato l’autorità giudiziaria mentre artificieri e Ris hanno provveduto alla messa in sicurezza ed al sequestro del plico per ulteriori accertamenti.
ROMA, QUARTA BUSTA BOMBA RECAPITATA: LE INDAGINI
Nei giorni scorsi erano state tre le buste bomba recapitate tra Roma e Fiumicino e che avevano provocato il ferimento di tre donne. La prima era esplosa proprio nel centro di smistamento della corrispondenza, a Fiumicino, la scorsa domenica. Il destinatario era un’epidemiologa ex dipendente dell’Università di Tor Vergata ma è esplosa tra le mani di una addetta postale che la stava maneggiando. La seconda busta è stata recapitata ad una donna nel quartiere Nuovo Salario. La vittima, una impiegata Inail 54enne. Terza busta esplosiva alla Balduina, vittima una donna di 68 anni ex dipendente dell’Università del Sacro Cuore, ustionata alle mani e al volto. Le tre donne non si conoscevano e non ci sarebbero elementi che le legherebbe tra loro. Le indagini al momento non escludono alcuna pista, compresa quella dell’attentato di matrice anarchica. Intanto in seguito ad un vertice in Procura fra pm e gli investigatori del Ros e della Digos è emerso che dietro questi gesti potrebbero esserci anche frange antimilitariste in protesta contro gli accordi siglati dalle università di Tor Vergata e della Cattolica del Sacro Cuore con l’Aeronautica militare e con il Corpo d’Armata di Reazione Rapida della Nato. Al momento sono però solo supposizioni e non ci sarebbero state rivendicazioni.