Lazio – Fiorentina non è mai stata una partita qualunque. Mai banale o dal risultato scontato. Sabato (ore 18) i biancocelesti saranno chiamati all’ennesima reazione dopo la debacle di Bologna, ma di fronte ci sarà una squadra dalla casacca viola e dal cuore mezzo celeste. Tanti gli ex a scendere in campo e non. A cominciare dal tecnico Mihajlovic, che in quell’Olimpico lo ha visto protagonista dal 1998 al 2004. 6 anni di vita tra prodezze e successi, tra gioie e dolori. Ricordi compressi in 90 minuti e con un sogno nel cassetto: tornare, un giorno, a guidare la squadra capitolina; non più dalla difesa, bensì dalla panchina.
Quella che gli fu tanto stretta al giovane De Silvestri. Sognava di ripercorrere le gesta di Alessandro Nesta: bandiera e capitano di una Lazio stellare. “Peccato” che nel 2009,dopo 3 anni tra giovanili e prima squadra, decise di cambiare aria scegliendo un progetto più serio chiamato Fiorentina. Proprio quei viola che tempo or sono rischiarono di finire in B per una clamorosa svista arbitrale. Era il 22 Maggio 2005 quando le due squadre si giocarono le ultime chance di permanenza in serie A. Finì 1 a 1, ma il clamoroso salvataggio di mani di Zauri scatenò ombre e polemiche infinite. Ora tutto è cambiato, lo spettro della B è alle spalle e per entrambe, c’è un obiettivo Europa da conquistare. Che sia Champions o no non importa, domani sarà ancora battaglia. Non sarà la prima volta in cui Lazio – Fiorentina, anticipo di campionato della terza giornata del girone di ritorno, si giocherà di pomeriggio: esiste un precedente, datato 3 novembre 2007, che non porta buoni ricordi per i tifosi biancocelesti.
La sfida venne decisa dall’uscita maldestra dell’ex portiere Marco Ballotta, capace, per difendere un retropassaggio del compagno Cribari ed evitare un angolo, di controllare male sulla linea di fondo ed in tuffo “servire” un assist all’avversario Pazzini, che segnò a porta sguarnita. Una vittoria che consentì ai toscani di balzare al secondo posto ed aprire, di fatto, la prima crisi per gli uomini di Delio Rossi. Un parossismo che mai colpì “l’armata” di Sven Goran Eriksson. Era il 10 Gennaio 1999 quando la pratica viola venne risolta da un bolide di Vieri e una punizione di Mihajlovic.
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Quinta vittoria consecutiva e imminente sorpasso sulla capolista Fiorentina targata Trapattoni. A 48 ore dal match casalingo, a Formello è il giorno dei buoni propositi, del faccia a faccia e della analisi. Reja, in veste di psicologo, cerca di capire dove sia finita la “sua” Lazio. Una squadra che, con l’arrivo del 2011, sembra aver smarrito quello “spirito di gruppo” che aveva caratterizzato la scalata al vertice.
Mihajlovic, con il dubbio Montolivo (indolenzimento muscolare), è pronto ad abbracciare il nuovo acquisto in casa viola: Valon Bherami. Un altro ex che nel 2008 decise di rendere il suo addio meno amaro, rinunciando a quel all’articolo 17 che gli avrebbe permesso di rescindere il contratto attraverso il pagamento di una penale. Tanti saluti e un arrivederci al nostro calcio, visto che dopo circa 3 anni di Premier con il West Ham, il centrocampista svizzero torna in Italia. E il destino lo vedrà esordire proprio contro il suo passato, come scrisse Stephen King nel suo libro …”A volte ritornano”.
(Luca Stoduto)