«Alemanno in realtà è stato solo il primo a voler fare questo, perché altre città come Milano, dove questo aumento ancora non è arrivato, prima o poi dovranno farci i conti. Credo che i sindaci stiano semplicemente anticipando quello che farà poi il governo, aumentando di un punto le aliquote, e credo che questa cosa si allargherà tra poco a tante altre città, oltre a Roma». Insieme all’avvocato Claudio Santarelli, esperto di proprietà immobiliare, parliamo di manovra, nuove tasse e affitti, partendo dall’annuncio del sindaco di Roma Capitale Gianni Alemanno di voler accrescere l’ aliquota base dell’ Imu.
Crede che l’ ipotesi più credibile, al momento, possa essere che l’ aliquota base del 4 per mille per le prime case venga aumentata almeno di un punto, e portata al 5 per mille?
Sì, è assolutamente credibile. Abbiamo di fronte il problema dell’esazione, dell’accertamento, e con una qualsiasi manovra che porti una imposizione diretta è chiaro che i Comuni iniziano con questo tipo di aumenti che almeno offrono una garanzia. Questo toccherà però tutti gli immobili ed è evidente che siamo ormai alla logica del prendere il più possibile subito, per poi probabilmente cambiare manovra nei prossimi anni.
Quanto inciderà questo sui cittadini romani?
Ho sempre avuto l’impressione che il problema vero in Italia non sia l’aumento delle tasse, ma l’esazione: ci sono stati europei dove le tasse sono fisse, quindi con le cedolari secche, quando si riceve il bollettino da pagare, o si paga o non si paga. Forse in Italia un tipo di logica del genere potrebbe forse essere più vincente, ma resta il fatto che nelle grandi città come Roma e Milano si è investito sull’immobile come bene per eventuali risparmi e come passaggio dall’affitto, che raggiunge cifre impossibili, all’acquisto della casa. Si va quindi a colpire un mercato immobiliare che già sta soffrendo per il problema delle banche che hanno chiuso e dei prezzi di mercato che in alcuni casi sono fermi a 4-5 anni fa. In conclusione, il cittadino dovrà fare più attenzione all’investimento o a quello che va a pagare rispetto alla casa che ha acquistato.
A Proposito di affitti, è vero che l’Imu risulta notevolmente aggravata rispetto al regime Ici in modo particolare proprio per i contratti a canone calmierato dagli accordi tra organizzazioni dei proprietari e degli inquilini?
Gli accordi sono fermi da anni per cui finché non verranno rivisti resteranno quelli stabiliti anni fa. Credo che il proprietario che si vede aumentare l’Ici cercherà in qualche modo e purtroppo di rifarsi sull’inquilino: questo non si può fare quando un contratto è in corso, ma è chiaro che su contratti nuovi il proprietario potrebbe iniziare a pensare di aumentare la proposta di canone di qualcosa. Quindi sicuramente gli affitti aumenteranno, e questo potrebbe ricadere principalmente sulle famiglie e sulle giovani coppie.
E’ vero che si investe quando si è giovani per compare una casa, ma è anche vero che nel momento in cui questo comincia a pesare diventa una difficoltà in più. Con questa manovra purtroppo paghiamo tutti, ma c’è indubbiamente una bella differenza tra chi ha un patrimonio immobiliare e chi invece ha solo la prima casa, quindi ci sarebbe dovuta almeno essere una graduazione più marcata rispetto a certe fasce.
Cosa pensa della possibilità per gli inquilini in nero di denunciare i proprietari, ottenere la riduzione del canone e un contratto stabile per otto anni?
Questa possibilità esiste da tempo, ma credo che il problema sia alla base: il governo avrebbe fin da prima potuto inserire una clausola per far ottenere ad esempio degli sconti sull’Ici a chi affitta agli studenti, ai giovani e magari anche agli stranieri con la maggiore trasparenza possibile e con tutte le carte in regola. Questa possibilità è legittima e si può fare ma credo che, nel momento in cui si emerge da un rapporto che non è corretto, in cambio lo stato debba offrire per esempio un anno di sconto sull’Ici. Il fatto è che muovendosi in questo modo bisogna cercare di non arrivare a uno scontro, che può portare a controversie lunghe anche anni.