Tutto pronto per la giornata di EXPANDERE With Matching, prevista per oggi al Palazzo dei Congressi di Roma. Imprenditori, professionisti e piccole e medie imprese del Lazio si incontrano per conoscersi, confrontarsi, creare nuove opportunità di crescita e insieme cercare di superare la crisi. In attesa dell’evento IlSussidiario.net ha intervistato Carlo Mitra, vicepresidente nazionale della Confederazione Cooperative Italiane: «Il Matching è uno strumento per fare rete fondamentale, – commenta Mitra – e oggi tutti dovremmo essere chiamati a raggiungere questo obiettivo».
Qual è il suo giudizio sulla crisi che stiamo attraversando?
Da un punto di vista complessivo la tenuta è buona, se non altro coraggiosa. Ormai è sempre più difficile riuscire a tenere in piedi il sistema perché, in particolare a Roma, esiste una forte dipendenza dal mercato pubblico e questo problema nel ritardo dei pagamenti sta creando non poche difficoltà, con il rischio che molte realtà sane saltino proprio a causa di queste incertezze.
Quali sono le sue proposte?
Innanzitutto occorre creare una certezza dei flussi, il che non significa un immediato riallineamento dei pagamenti, ma iniziare a far sapere alle imprese che esiste un piano da trattare e gestire con le banche per raggiungere questo obiettivo. Potrebbe senza dubbio essere un segno di grande solidità che può favorire la ripresa, altrimenti l’emergenza continuerà a persistere.
Quale contributo può dare la giornata del Matching di oggi?
Si tratta di una grande novità e di un diverso approccio culturale per la realtà romana. A Milano ad esempio queste esperienze sono più mature e consolidate. Devo dire che siamo più che altro curiosi di vedere a cosa porterà questo evento.
Manca così tanto la capacità di fare rete?
C’è sicuramente una nuova sensibilità, che fino a un anno fa non esisteva e che oggi più che mai permette di confrontarsi, di creare nuove opportunità e di fare rete. Per quanto riguarda il mondo associativo, siamo ancora in quella fase di crisi che ha generato numerose fratture, ma la partita è ancora del tutto aperta.
E cosa possono fare le amministrazioni per dare maggiore sicurezza alle piccole e medie imprese?
Sicuramente qualche piccolo sforzo in più in due direzioni: da un lato, come ho già detto, garantendo i flussi dei pagamenti, dall’altro, con piccole azioni legate alla crescita e con grandi azioni invece per quanto riguarda la sburocratizzazione e un allentamento di presa della politica sull’economia.
(Claudio Perlini)