Caso Lazio, non è risolto come sembrava dopo il drammatico mea culpa lanciato dal presidente della Regione, un mea culpa che chiedeva le dimissioni di molti esponenti del suo partito e il taglio drastico delle spese, come rimedio ai danni che sarebbero stati fatti da alcuni esponenti del suo stesso partito. Il governatore Polverini però restava in sella, dopo aver minacciato le dimissioni, cosa che non veniva apprezzata da molti, ovviamente l’opposizione. La Polverini riceveva l’appoggio di Alfano e Berlusconi, che la incoraggiavano nella sua opera di pulizia all’interno del partito. Poi nuovi scontri interni, con gli accusati di aver sperperato i soldi pubblici che si stanno scaricando uno con l’altro le colpe, la stessa Polverini che viene mostrata in fotografia mentre partecipa a un festino organizzato da rappresentanti del Pdl. Inoltre ci sono evidenti resistenze da parte dei vertici del Pdl in Regioen ad accettare le dimissioni richieste e i tagli imposti. Adesso, evidentemente esaspertata dalla situazione, la minaccia di nuove dimissioni, dopo aver chiesto e ottenuto un incontro con il ministro Cancellieri per valutare con lei i tempi e i modi per andare a elezioni anticipate. Le notizie si rincorrono naturalmente non confermate ma secondo alcune indiscrezioni Renata Polverini avrebbe già presentato le sue dimissioni ai suoi assessori e starebbe aspettando di comunicarle ufficialmente. Nel tardo pomeriggio è previsto un vertice del Pdl sul caso Lazio, mentre esponenti come Fabrizio Cicchitto si augurano che le dimissioni non corrispondano a verità. Dalle dichiarazioni che il governatore ha rilasciato in giornata appare chiaro che si trovi in una stazione estrema: “Mi auguro che la smettano in Consiglio con questo atteggiamento che sta diventando ridicolo, O questa storia finisce oggi o la faccio finire io” ha detto, tra le altre cose. Ha poi usato l’espressione molto significativa che vanno cacciati i mercanti dal tempio del Pdl, aggiungendo: “Certamente Fiorito è una persona da mandare fuori. E quanto agli altri, che non sono indagati, il Pdl deve valutare se questo è il momento giusto per liberare il partito da qualsiasi tensione e lotta intestina. Secondo me, assolutamente, il momento giusto è ora”.
Il grande accusato di tutta questa vicenda, che si è sempre proclamato innocente, Franco Fiorito ex capo gruppo del Pdl, proprio in queste ore viene intanto sentito dagli inquirenti. Tra le accuse, 109 bonifici da lui effettuati per un valore di oltre 800mila euro: soldi che l’accusa sostiene siano stati prelevati dalle casse