E’ iniziato alle 8.30 di questa mattina lo stop di due giorni della circolazione nella capitale a causa degli elevati livelli di inquinamento atmosferico. Ecco che allora in città vengono rispolverate le targhe alterne, antidoto anti-smog spesso considerato poco efficace eppure sempre utilizzato dall’amministrazione capitolina: oggi si fermano dunque i veicoli e i motocicli la cui targa finisce con una cifra dispari, mentre domani toccherà a quelle pari, compreso lo zero. Gli unici veicoli esentati sono quelli di categoria Euro 5, i ciclomotori a 2 ruote 4 tempi Euro 2, i motocicli Euro 3, i veicoli a trazione elettrica e ibrida o alimentati a gpl e metano. Tutti gli altri non potranno invece circolare all’interno della fascia verde cittadina dalle ore 8:30 alle 13:30 e dalle 16:30 alle 20:30: i cittadini che verranno “pizzicati” a circolare nonostante il divieto rischiano multe da 155 euro. In queste due giornate, fa sapere l’assessorato alla Mobilità di Roma Capitale, verranno potenziate le seguenti linee di bus e tram: 5, 14, 19, 23, 30, 31, 32, 36, 40, 44, 46, 49, 60, 63, 64, 70, 75, 80, 81, 84, 85, 86, 87, 88, 90, 93, 98, 105, 170, 280, 360, 409, 451, 490, 491, 495, 542, 714, 716, 719, 780, 791, 913, 990. Intanto, mentre molti cittadini romani si vedono costretti a dover lasciare la propria auto parcheggiata, Legambiente Lazio lancia l’allarme riguardo l’elevatissimo inquinamento in città: nei primi giorni del 2013, infatti, le polveri sottili hanno raggiunto livelli “fuorilegge” per sei giorni su sette a Tiburtina, Cinecittà, Francia e Preneste. “I primi giorni dell’anno nuovo nella capitale sono stati all’insegna dello smog e le polveri sottili – fa sapere l’associazione ambientalista laziale attraverso le parole della direttrice, Cristiana Avenali – il Sindaco Alemanno dopo essere stato costretto ad adottare targhe alterne e blocchi, necessari in questa situazione di emergenza smog, deve prevedere azioni strutturali nel senso di una limitazione dei mezzi privati a vantaggio del trasporto pubblico piuttosto che chiacchierare o continuare a fare scelte nella direzione opposta”. Per Legambiente Lazio, infatti, “anche in questo caso manca la volontà politica di garantire ai cittadini un’aria respirabile e allo stesso tempo il diritto a muoversi”.
E “in questi ultimi anni nella Capitale, i pullman turistici e i camion merci scorrazzano liberamente grazie a regole lassiste, tante belle parole si dicono sulle isole pedonali ma non se n’è quasi visto un metro quadro in più, il bike sharing è scomparso dalla città e il car sharing è fermo”. Per questo motivo a Roma “è sempre più difficile muoversi e respirare”.