Gentile direttore,
Le scrivo per denunciare una situazione alquanto incredibile che si sta verificando a Falcognana.
Come avrà saputo, la scelta di Falcognana come sito per la nuova discarica dei rifiuti solidi urbani di Roma è stata almeno per il momento accantonata. Sino al 31/12 parte dei rifiuti verranno portati a Cupinoro vicino Bracciano (fatto che non risolve il problema, ma lo scarica semplicemente da un’altra parte).
Una delle tante ragioni addotte dagli abitanti di Falcognana per opporsi alla discarica era il passaggio dei camion dell’AMA, poiché sull’Ardeatina esiste il divieto di transito per i mezzi con peso superiore alle 6,5 t.
In teoria, prima del passo indietro fatto dal Ministro dell’Ambiente Orlando, i camion dell’AMA sarebbero dovuti arrivare secondo la volontà di Zingaretti già dal 1° ottobre. Prima di questa data, sull’Ardeatina sono sempre passati tir e camion senza che si sia mai fatta rispettare l’ordinanza di divieto. Non si comprende per quale ragione, dal 1° ottobre (dopo che si è saputo che Falcognana non era più la prima scelta per l’accoglimento dei rifiuti) il passaggio di camion è addirittura aumentato, tanto da creare forte disagio ai residenti (intasamento della strada, rumori, aumento di rischi per gli automobilisti e per i pedoni). E’ importante ricordare che su questa strada c’è l’accesso all’Istituto Comprensivo “Padre Romualdo Formato” (asilo, elementari e medie) con più di 500 bambini iscritti, a punti vendita, ad abitazioni, a una trattoria, a una chiesa ortodossa, al Santuario della Madonna del Divino Amore.
Il 4 ottobre, circa 200 residenti si sono riversati in strada per far rispettare l’ordinanza, ma si sono trovati di fronte ad una triste sorpresa: ad aspettarli, per impedirgli di far rispettare l’ordinanza, c’erano le forze dell’ordine. Ecco quanto mi ha scritto il giorno seguente uno dei residenti:
“Ieri dalle 17:00 alle 20:00 vi erano a Falcognana Polizia Municipale, Polizia di Stato e Carabinieri dove meno di un anno fa una signora è morta investita da un tir per mancanza di banchina e per careggiata limitata.
Le forze dell’ordine sono lì non per far rispettare l’ordinanza di divieto di transito dei mezzi con peso superiore alle 6,5 t, ma per contenere la folla che era lì per assicurarsi che le forze dell’ordine facessero il loro dovere. Il capo della Polizia ci minaccia, dicendoci che il primo che blocca verrà denunciato e portato in caserma, poiché noi dobbiamo fare passare i camion.
Mi avvicino a un comandante di Vigili chiedendogli come possa essere possibile che sono lì per noi in barba al codice della strada e lui, con la faccia stanca, mi dice che sono impotenti. Loro devono rispondere a comandi che vengono dall’alto e noi stiamo manifestando nel luogo sbagliato. Ci dice che dovremmo essere dalle istituzioni e chiedere loro di diffondere le ordinanze a tutte le autorità. Nessuno ha ricevuto nessuna indicazione, pertanto, per loro, il divieto non c’è. Questa è l’Italia, aggiunge. Non basta un’ordinanza, vanno avvisati anche carabinieri, polizia e vigili urbani. L’unica autorità che oggi può far rispettare l’ordinanza è chi l’ha emessa, ovvero la Provincia. Spetta alla Polizia Provinciale fermare i camion, e si guardano bene dal presentarsi, perché devono fare gli interessi delle aziende di Pomezia e consentire ai camion di muoversi liberamente. Il Vigile è davvero amareggiato: purtroppo siamo in Italia, noi cittadini serviamo solo per il voto, poi possiamo pure morire. Mi dice che le regole, il codice della strada, le leggi, valgono solo per i poveracci. Multano una mamma che è al telefono con il figlio a letto con la febbre per sapere come sta, ma devono far passare camionisti senza cintura, che scavalcano la linea continua, che non rispettano il limite di velocità perché hanno l’ordine di agevolare il traffico, renderlo fluente.
Capisco, come altri, che il nostro paese di regime fa e disfa a suo piacimento, emana un’ordinanza per dare il contentino ai cittadini e poi non lo fa rispettare. Se questa è l’Italia io mi vergogno di essere italiano.
Chi ha disposto di non far rispettare l’ordinanza municipale? Forse i camionisti, per quanto è aumentato a dismisura il loro via vai, hanno addirittura ricevuto notizia di passare tutti per Falcognana, passando sull’Ardeatina vicino al Santuario? Se ne contano circa 3.000 al giorno. Sembra quasi che si siano dati appuntamento… chi li ha invitati?
C’è forse il desiderio di creare un disagio ai cittadini? Oppure è solo un modo per aprire la strada ad un futuro annullamento dell’ordinanza municipale e di rendere vana l’opposizione dei residenti al passaggio dei camion dell’AMA, così da scaricare i rifiuti a Falcognana dopo il 31/12? Si dirà che essendo sempre passati i tir, non esiste nessun impedimento e che l’Ardeatina è idonea al transito di mezzi con peso superiore alle 6,5 t? Un po’ come è stato detto per giustificare l’idoneità del sito di Falcognana all’accoglimento di rifiuti, quando si sono ritenuti inutili il decreto Bondi ed i vincoli paesistici, poiché in precedenza al decreto ed ai vincoli era stata già data l’autorizzazione per una discarica di scarti di automobili? Un primo segnale di allarme ed un’altra brutta sorpresa è senz’altro la modifica dell’ordinanza, operativa dal 1° ottobre, da parte di Andrea Santoro, Presidente del Municipio, che ha annullato il divieto per tutti i mezzi pubblici (inclusi, pertanto, i camion dell’AMA, che potranno passare indisturbati).
Forse le mie sono solo fantasie, ma i fatti mostrano poliziotti pronti a bloccare i residenti che si ribellano, poiché hanno ricevuto disposizioni di far passare tutti i camion (non solo quelli dei servizi pubblici) e di non multarli anche se non rispettano il codice della strada; i fatti parlano di un aumento considerevole del passaggio di tir mai visto in zona ed una modifica ad hoc dell’ordinanza di divieto. Come mai? Quale spiegazione dare a quanto sta accadendo? Non faccio altre ipotesi, ma lascio a lei trarre le conclusioni.
(Lettera firmata)