Luminarie che riprendono la famosa “rainbow flag”, la bandiera arcobaleno adottata oltre che dai pacifisti anche dal movimento gay. Sono quelle che i cittadini romani troveranno per le strade della loro città nel periodo natalizio, scelte per ricordare a tutti l’impegno contro l’omofobia e per ricordare a tutti i due giovani suicidatisi recentemente a Roma a causa di presunti episodi di bullismo omofobo. “Roma si mette in luce – Natale è pace” si chiama l’iniziativa che dovrebbe comunque interessare la sola via del Corso. Naturalmente si sono già accese le proteste di chi ritiene che in questo modo si censuri il Natale tradizionale. A ideare il tutto la stessa agenzia che da due anni, quindi anche con la giunta Alemanno, si era occupata delle luminarie capitoline. Il progetto come nelle precedenti edizioni non pesa sul comune per quanto riguarda le spese ma è pagato attraverso sponsor e finanziamenti vari a cura dell’agenzia. A protestare di più gli esponenti di Fratelli d’Italia che hanno annunciato una interrogazione esposto contro chi abbia approvato “una simile luminaria multicolore e kitsch su di un asse rinascimentale”. Di parere opposto gli esponenti di Sel che dicono che dopo cinque anni di buio a Roma adesso la città ha un arcobaleno per rinascere.